lunedì 28 novembre 2011

maremma people



girls (+ 1) just wanna have fun..


I nostri blitz nel mondo del fitness orbetellano proseguono con un gruppo di ragazze (beh, ragazze..) che su facebook si chiamano "ragazze fitness": una gang infaticabile e ben coesa, non priva di un qualche sense of humor, che si ritrova spesso fuori dagli ambienti austeri della palestra per cene rumorose e non esattamente.. dietetiche, che però pare non lesini soddisfazioni a Catherine, loro coach per ciò che riguarda il corso di body accellerator system.



info e contatti: ENERGYM orbetello - 0564 865526 www.energymorbetello.it
e.mail coinfo : info@energymorbetello.it

andrea angione: "BEBE" - clip one

BACKSTAGE


Andrea Angione scatta. Il soggetto è Gabriele: un paio di location, un gruppo di fidati collaboratori. Veniamo invitati. Andiamo, mettiamo a disposizione la nostra consulenza, scattiamo a nostra volta. Ecco cosa.






outfit: Caldori 1977
glasses: Ottica Talluto
hair: Paolo Copponi - P.Tech Studio
make-up: Clotilde Centaro Stefania Rosi






work them bodies, BIG BOYS!..




L'allenamento quotidiano di una qualche durezza, l'alimentazione controllatissima, i costi, i sacrifici. Siamo andati a incontrare i ragazzi di Orbetello che fanno pesistica con quel pizzico di slancio in più. E i risultati? Eccoli:





location: Energym - Orbetello
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andrea angione: "BEBE" - clip two

orbetello stray cats

les jambes flats (vabbè..). Suggerimento di Nicola Abbate


In previsione degli ultra-bagordi delle feste, Nicola insiste per rifilarci anche un secondo piatto, un'altra "perla" di questa sua specialissima cucina spartana e godereccia su cui ci siamo soffermati qualche settimana fà (in quella occasione si trattava di un primo), un'altra di ste robe più da bisboccia con gli amici quando non ci sono i soldi per la pizza del sabato sera che altro..
Ma vediamo: si tratta di cosci di pollo. Che vanno messi in padella con olio, rosmarino e salvia. Secondo Nicola l'aglio è a piacimento, secondo noi è tassativo (già non si tratta di nouvelle cusine, se poi procediamo a togliere..), e comunque, se optate per il si, allora uno spicchio intero.
Copriamo i cosci con della stagnola e li schiacciamo ben bene con un contenitore con dentro acqua a sufficienza da esercitare una ragionevole pressione.
I cosci, con sopra il pentolone d'acqua che li pressa, devono cuocere 15 minuti per lato, et voilà: un'idea che Nicola stesso definisce "semplice ma favolosa!". Lui: non noi..
Grazie Nicola.­ ­

nella nostra Gallery ELEONORA FAZIO..


la foto sopra l'abbiamo scattata noi a lei, e proprio in quell'occasione Eleonora ci racconta che a lei non dispiace stare davanti all'obiettivo ma ancora di più ama stare dietro. Abbiamo chiesto di vedere le sue immagini, quelle scattate da lei, create da lei, e abbiamo pensato di farvele conoscere..







eleonora fazio faith_rules@hotmail.it

hometown



Unioni civili? Fatto.

Ale_Ragusa Alessandro Ragusa
Abbiamo approvato la mozione che istituisce i registri delle unioni civili. Ho votato convintamente sì.

Questo il breve e eloquentissimo Tweet dell'assessore Ragusa, alle 15.15 del 28 novembre, con cui annunciava risultato e sua personale posizione dopo il consiglio comunale, con la mozione del consigliere Sara Zauli di SEL sull'istituzione di un registro delle unioni civili ad Orbetello, che dibattito aveva suscitato, su quotidiani e social network, e che probabilmente continuerà a suscitare.
Questo è l'intervento di Ragusa durante il consiglio:

Ho ascoltato con interesse gli interventi che mi hanno preceduto, così come costantemente ascolto con interesse il dibattito che intorno a questo argomento si sviluppa. Anzitutto vorrei evidenziare come sia del tutto blanda e un tentativo di allontanare il riflettore dal problema che affrontiamo l’ipotesi per la quale una discussione in Consiglio Comunale sul tema sia inutile. La ritengo blanda per due motivi, uno di carattere giuridico, sul quale tornerò successivamente, uno di carattere politico: il Consiglio Comunale è il luogo fondamentale di dibattito dei temi che riguardano la nostra comunità sia direttamente, sia indirettamente, non è uno strumento di ratifica degli atti di giunta è invece il massimo luogo ufficiale per il dibattito politico.Arrivo dunque al merito della questione. Varie sono le argomentazioni che gli oppositori a qualsiasi forma di unione differente dal matrimonio fra uomo e donna avanzano.
Arrivo dunque al merito della questione. Varie sono le argomentazioni che gli oppositori a qualsiasi forma di unione differente dal matrimonio fra uomo e donna avanzano.
In primo luogo quella che la famiglia richiamata nella Costituzione, quella sulla quale base si fonda l’impalcatura sociale ed economica del nostro stato, è quella fra uomo e donna, in realtà, il titolo due della costituzione, all’articolo 29 recita che “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. Il richiamo alla società naturale, sta a significare molto semplicemente che essa non è positiva e quindi creata dal diritto, ma è naturale cioè, per utilizzare una dicitura popolare “sta scritto nel cuore degli uomini”. In secondo luogo in molti richiamano il fatto che chi non vuole assumersi dei doveri non debba avere neanche dei diritti. Bhe, certo, queste persone dimenticano il particolare, non trascurabile però, che esistono persone alle quali questa assunzione di doveri è impedita.


Ma non mi voglio addentrare molto di più nella disquisizione giuridica, dato che oltre ad avere competenze limitate, siamo qua a fare politica.
E allora affrontiamo il merito della discussione politica. Questa mozione istituisce dei registri delle unioni civili con un duplice scopo: da un lato fornisce uno strumento utile, nei casi in cui la legge- e sono tanti- voglia una prova della convivenza. Ecco allora che questo strumento viene subito incontro a questa necessità. Dall’altro, non nascondiamoci, è un atto di stimolo che evidenzia un vuoto normativo e la necessità di legiferare in materia. Ed è proprio questo il punto che mi interessa di più. Dichiarandolo senza giri di parole, e pubblicamente, è necessario oggi, fornire garanzie e possibilità a tutte quelle persone che non vogliono e soprattutto non possono sposarsi. Più a quelle che non possono, quindi alle coppie omosessuali, che a quelle che non vogliono quindi eterosessuali, secondo me. Mi sorprende veramente, il ribaltamento delle posizioni politiche che è andato evolvendosi con il tempo, come raccontava in una sua nota biografica Nichi Vendola, come per lui fosse stato più difficile raccontare al suo partito, al partito comunista, di essere gay anziché raccontarlo al parroco, oggi siamo in un punto in cui dall’opposizione, i partiti che si collocano all’interno del quadro internazionale del partito popolare europeo, gli eredi del liberalismo quello che definiva che la libertà di un individuo incontra un limite nella libertà di un altro individuo ma non può essere ristretta in nome di valori morali o religiosi in ciò che riguarda la sfera privata dell'individuo. arrivano proclama catastrofici nel caso in cui si inizino a riconoscere dei diritti alle coppie omosessuali. Millantando un indebolimento della famiglia tradizionale e dunque millantando la fine dell’equilibro socio economico del nostro Stato. Voglio rivolgervi una domanda molto semplice, colleghi dell’opposizione. Sono anche io fermamente convinto che lo stato si sviluppi da una base che è quella rappresentata dalla famiglia. Ma chi ha fatto più male alle famiglie e chi più lo farà? Una coppia “non convenzionale? Una unione di fatto? Un bacio fra persone dello stesso sesso? Il gay pride? O forse il presidente Berlusconi che per farsi perdonare il Bunga bunga si presentava con l’acqua santiera alle riunioni dei sepolcri imbiancati a liquidare con facilità la questione degli omosessuali con battute vergognose? O forse l’Onorevole Cosimo Mele? Lo cito sempre nei miei interventi. Quello che di mattina si faceva tutti i salotti televisivi a difendere la famiglia tradizionale, il pomeriggio cantava con i neocatecumenali il ritornello ripetitivo “Dio C’è” il pomeriggio sfilava al family day e poi la sera festeggiava la famiglia tradizionale in una camera d’albergo con prostitute e cocaina? O forse ancora di più, le famiglie italiane, i giovani e i loro progetti di futuro, sono stati scorticati vivi dalle politiche liberiste che hanno aperto il passo al turbocapitalismo finanziario globale che le ha mangiate, ed isolate all’interno della società, politiche per la maggior parte sdoganate da chi oggi si sente il portatore unico della verità in tema di famiglia? Ce lo ha dimostrato anche l’esperienza Zapatero, che ha aperto con forza ai diritti civili per le coppie omosessuali ma ha poi abbassato la guardia del suo modello socialista ai diktat liberisti e capitalistici della destra europea. In Spagna sono in difficoltà perché le famiglie sono state mangiate dalla furia del sistema finanziario e bancario.
Ecco cari colleghi, io credo proprio che, chi la famiglia la vuol difendere, non la debba allora usare come merce di scambio elettorale, difendiamola, ma difendiamola concretamente, non utilizzando il metodo della creazione di nemici immaginari che possano in qualche modo allontanare l’attenzione dalle trappole che molto più direttamente si stanno piazzando vicino alle famiglie stesse. E ritengo anche che chi fa politica, anche con ideologie democratico cristiane, debba ricordare che questo non è uno stato confessionale, è uno stato fortunatamente laico, ed uno stato laico non guarda nel buco della serratura delle camere da letto. Per questo voterò sì, lo farò con convinzione, e voterò sì tutte le volte che avrò la possibilità di fare un passettino in avanti nell'azione concreta di dare diritti a chi ne ha diritto e con quei diritti non danneggia nessuno.

pedro

TNX FOR VISITING


Orbetellove is about life in Orbetello, a smalltown on Tuscany's Southern Coast (Maremma). People, places, events, politics, art, etc. Wanna know more about what you've seen but in trouble with the language? Considering the idea of including our area in your holiday trip to Italy? Get in touch. We'll be pleased to help.
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domenica 20 novembre 2011

"..il giorno che è nato Cristo.."


Scorrendo tra chiacchere e piccoli dibattiti su facebook o qualsiasi altro social network, quasi un flashback. Quasi un ritorno al futuro. Alcuni commercianti non sganciano per le luminarie e altri devono pagare per tutti; ma il Comune dà o non dà? A Porto Santo Stefano o chissà dove sono già in fase di allestimento, etc.
Già visto, vero? E già visti anche i suggestivi addobbi, loro si precocissimi, alla Coop di Neghelli che in genere arrivano per primi, come pure le mille meraviglie natalizie sugli scaffali, che quasi quasi, col clima sin qui così mite e le belle giornate di sole, ci suonano quasi anomali.
E invece manca un mese o giù di lì. E va da se che in questo mese fare shopping non equivarrà a risparmiare. Tutt'altro. E pure questo si è già visto.
Quello che non si era visto prima, invece, o che perlomeno non si era voluto vedere, è un momento drammaticissimo, che non ci lascerà ne presto ne in modo indolore. Se non altro, una certa consapevolezza. Già qualcosa.
Sperando, anzi, per stare in tema, augurandoci che stavolta nessuno ci inviti a spendere, a scialacquare per superarla sta crisi. Sin'ora hanno provato in tutti i modi a farci bere sta minchiata, e ben inteso: non in questi ultimissimi anni: praticamente dagli anni 60 in poi, anche se ultimamente con una certa beata paraculaggine: quella dei ristoranti pieni, per intenderci.
Ma spendere e spandere e fingere di essere tutti ricchi e vip, ci ha portati dove siamo ora e probabilmente dove andremo domani, per non parlare del dopodomani, quello dei nostri ragazzi, che sarà pure peggio. Tramutare un momento di altissima carica umanistica e spirituale, a prescindere dal credo religioso di ciascuno, nella sagra dello spreco e dello sfarzo, dello sfoggio coatto e del cafonissimo vestito buono delle occasioni speciali, è un tale capolavoro di imbecillità che solo questo sistema, questa visione, qusta impostazione di società ha saputo regalarci. Probabilmente crisi e crisette non cesseranno fino a che non ci metteremo questo bene in testa. Intanto però limitiamoci a farne una questione di buon gusto: quest'anno sprecare sarà una cosa talmente tamarra, talmente da giostrai arricchiti, che forse le cose andranno un pò meglio. Che non significa non spendere, per carità: ma spendere bene, il giusto, l'indispensabile, in modo utile e non superfluo. Nessuna religione prevede che in questo periodo dell'anno dobbiamo diventare macchiette baraccone, nessun Dio include lo sperpero nel proprio verbo. A contemplare ciò è solo quel famoso "uno per cento". Lasciamolo fare a loro. Noi, che ci piaccia o no, facciamo parte dell'altro 99 per cento.

"..e intanto noi
ci facciamo i regali ci facciamo i regali, il giorno che è nato Cristo
arricchiamo gli industriali
e intanto noi
ci mangiamo i panettoni
il giorno che è nato Cristo
diventiamo più ciccioni.."

BRUNO BENVENUTI - kombat appeal


Per fare l'istruttore di fitness martial-arts a Energym Bruno l'ha presa larga. A partire dalla militanza nel gruppo sportivo dell' Esercito (Nazionale Militare Judo per essere fiscali), primo reparto speciale atleti.





Bruno diventa campione italiano di kick-jitsu, campione italiano di ju-jitsu, si fa i mondiali di ju-jitsu a Orlando, Florida, e intervalla il tutto con delle strepitose, pirotecniche performance sul palco di Laguna Trend che ricordiamo tutti benissimo e che non mancarono di suscitare più di un brivido, scantonando dai meriti atletici, tra il pubblico femminile.



E ci sono femmine tra i suoi allievi. Nei suoi corsi di fitness martial-arts, che come si evince dal nome, sono un mix di marziali e ginnastica con il potente ausilio della musica che pompa, tecniche di combattimento tattico-difensivo, che seducono un pubblico che va dai 14 anni sino ai coetanei di Bruno (che ne ha 37) e oltre.
Ha posato con grande disponibilità e con estrema disinvoltura. Quella, in genere, di chi non difetta di auto-stima. Gentile ed estremamente sicuro. Grazie Bruno.



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