mercoledì 28 agosto 2019

Maremma People

estate al tramonto..

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il (ri)tocco magico di Francesca

Francesca trascorre molto tempo sulle sponde della laguna, anche se di sicuro non è un'orbetellana verace (anzi, è proprio romana). Ma non solo per piacere. Non è soltanto una delle tantissime persone che dalla capitale si spostano nel nostro comprensorio per staccare la spina e concedersi qualche bella giornata a debita distanza da traffico, frastuono e stress.
Francesca de Razza è un chirurgo estetico che opera qui da noi, che si prende cura di quelle piccole imperfezioni che proprio non riusciamo più a sopportare, o quelle migliorie di cui cui a un certo punto della vita il nostro aspetto possa necessitare. 
Ovviamente lo fa dall'alto di un'esperienza estremamente consolidata nella sua città natale e con la serietà e il piglio tipici di che comunque è abituato a muoversi in ambito medico (è anestesista rianimatore) per professione.
In tutta franchezza questo ha un po' solleticato la nostra curiosità, e perciò siamo andati a cercarla nel centralissimo studio del dottor Luca Naitana, dove opera e riceve.
Innanzi tutto, chi si rivolge a te?
"Prevalentemente donne. Qui in questa zona sono soprattutto le signore a chiedermi di intervenire sul loro aspetto, sulla loro estetica. 
Non è così a Roma, dove invece non sono rari i clienti uomini. Innegabilmente però quello del ritocco estetico per i maremmani di sesso maschile è ancora un piccolo taboo"
Ancora non per molto, ti auguriamo. "Sono qui apposta..".

Sono solo le signore più agèe alle prese con le piccole controindicazioni del tempo che passa a chiedere il tuo aiuto?
"No. Non solo e non necessariamente. Anche le ragazze più giovani.
Magari si tratta di richieste ben distinte: la ragazza chiede qualcosa che possa migliorare il suo aspetto, che so, le labbra ad esempio, piccoli interventi che io sono solita definire "da selfie", per semplificare un po', mentre le signore appunto tendono a focalizzarsi sui segni del tempo: rughe, macchie, etc."
Quali sono gli interventi più gettonati?
"Acido ialuronico, botox, carbossiterapia (un tipo di intervento particolarmente indicato per cellulite, smagliature, cicatrici, invecchiamento cutaneo, ndr).
Ovviamente la cellulite rimane un nemico particolarmente detestato, e perciò tutti i trattamenti atti a contrastarla. E naturalmente gli interventi di rimodellamento (ad esempio, in seguito a cali di peso o gravidanze, ndr). Queste sono sicuramente le cose che vanno per la maggiore".
Proviamo a mettere la pulce nell'orecchio ai maschi orbetellani.
Cosa ti chiedono gli uomini a Roma?
"Diciamoci la verità: uno dei talloni d'achille del maschio è l'alopecia.
Non dimenticare che la carbossiterapia è particolarmente indicata anche per questo tipo di problematica. Nei pacchetti di alcune SPA o di viaggi organizzati vengono inseriti dei trattamenti estetici a contrasto di questo problema tipicamente maschile. E i signori sembrano apprezzare.
E adesso finalmente possiamo parlarne anche qui, senza bisogno di trasferte in SPA costosette. Io sono qui proprio per questo"
Certo. E noi siamo qui a ricordarlo.
"Poi inevitabilmente anche con loro si casca sulla correzione anti age, ma perchè no, anche sul vezzo meramente estetico: le labbra, ad esempio. Non credere: anche agli uomini fa piacere avere delle labbra più "baciabili..".
Buono a sapersi. C'è un momento in cui bisogna dire no?
"Certo che c'è. Io credo che sia preferibile non solo da un punto di vista prettamente etico, ma anche proprio strettamente professionale, dire di no a richieste inopportune, nel qual caso sono solita optare per un opera di dissuasione garbata ma ferma. Non è davvero nell'interesse di nessuno eseguire interventi fuori luogo, magari esagerati o non specificamente necessari. La professione è professione, ma i chirurghi estetici hanno una coscienza, un'etica. Su questo posso rassicurarti".
Francesca è così affabile, ti fa sentire talmente tuo agio che saremmo stati tentati di chiederle di operare un paio di miracoletti proprio lì, su due piedi, 
seduta stante.
Perchè al di là di battuta, è ovvio che stiamo parlando di un tipo di professionista alle cui mani affidiamo qualche nostra piccola grande debolezza, qualche piccolo grande focolaio di vulnerabilità. Ed è perciò di vitale importanza che chi se ne prende cura lo faccia con gentilezza, tatto, cordialità, fermo restando l'assoluto rigore professionale.
E Francesca de Razza lo sa fare. 
La dottoressa Francesca de Razza
riceve in via Mazzini 14/16 Orbetello (GR).
Per info e appuntamenti: 328 3530805

sabato 3 agosto 2019

un'altra bella giornata orbetellana..

ogni giorno anche su 

Daniele Innocenti intervistato da Man in Town

L'ideatore del progetto Orbetellove, che normalmente è colui che intervista, stavolta è finito intervistato. Ci ha pensato Lorenzo Sabatini per Man in Town. E questa è l'intervista, che ovviamente Orbetellove non ha faticato granchè a reperire in versione integrale.
Londra, la musica, il sesso, il volontariato, e naturalmente Orbetello.

Lorenzo Sabatini
per
Agli albori della tua decennale carriera ti sei trasferito in Inghilterra. Parlaci di questa esperienza?
Londra, non l'Inghilterra, che sono anni luce dall'essere la stessa cosa. E niente a che fare con la carriera quanto con l'inquietudine di un ragazzo di provincia che amava la musica alla follia (ero già un DJ ma sapevo che a Londra il massimo a cui potevo aspirare, perlomeno agli inizi, sarebbe stato un posto come lavapiatti ne solito ristorante italiano). E Londra era la musica, più di qualsiasi altra città al mondo. Una città che ha culturalmente, e sottolineo culturalmente, la musica pop nel suo DNA.
Anche solo leggere la stampa specializzata (NME, ad esempio) mi comportava una goduria quasi fisica. Ho imparato l'imparabile. E soprattutto ho imparato a rispettare il pop, a comprenderne i complessissimi meccanismi che lo rendono imprescindibile dai tempi, dai costumi e dalla cultura di ogni epoca. E ovviamente veneravo la radio, di cui ero assolutamente drogato: la BBC nella fattispecie, e i suoi leggendari fuoriclasse, da cui ho imparato a calibrare ogni singolo respiro lavorando non solo sul tono della voce ma sui tempi, sui silenzi e, a rischio di suonare ampolloso, sulla psicologia.
Londra è stata anche il primo impatto di uno "small town boy" con una comunità gay vastissima (che sino a quel momento non mi ero neppure mai sognato che potesse esistere), con la militanza (Act Up), una nightlife che mi avrebbe reso un vero e proprio castigo frequentare locali una volta rientrato alla base (il gap con la vita notturna italiana non è robetta) e certo che si, il sesso per il sesso: sempre, ovunque, in quantità industriale, per misurarmi con la mia fisicità, compresi i limiti, e acquisire una consapevolezza di me e del mio corpo che mi ha semplicemente stravolto la mia vita. Sono tornato scheletrico ma con due spalle di granito.
Per un giovane gay di provincia dovrebbe essere un'esperienza obbligatoria. Come la leva di una volta.

Cosa consiglieresti a un giovane appassionato di musica che sogna di fare la radio?
Consiglierei di prepararsi tecnicamente, musicalmente, e culturalmente. Non diventi farmacista senza una specifica, solidissima preparazione. E non vedo perchè dovrebbe essere altrimenti per una professione bella, importante (e difficile!) come quella del DJ: Ecco, questo gli direi: è un lavoro bellissimo. Ma non così facile come pensi.
Se è un hobby, ok: fallo come vuoi. Ma per farlo diventare una professione, preparati. E preparati duro.


Sei anche un event planner: cosa serve per realizzarne uno di successo?
Dipende dal tipo di eventi. La mia formulina magica però è sempre stata quella che io chiamo delle tre T: tradizione, trasgressione e un pizzico di trash. Naturalmente un po' di maestria nel mescolare gli ingredienti male non fa.

Cosa rende Orbetello così magica?
Orbetello è un inferno, una gabbia, una riserva indiana per quell'inquietudine giovanile di cui ti parlavo poco fa. Ma una specie di piccolo paradiso in terra quando tutta quell'euforia, quella curiosità, quella smania di vita si tramuta in qualcos'altro. Magari grazie alla maturità, a quel po' di senso di sfinimento che a un certo punto inevitabilmente subentra quando hai navigato nella tempesta più che abbastanza.
Quello che a me personalmente me la rende irrinunciabile è il contatto ipnoticamente quotidiano con la natura: gli aironi, i gabbiani, il verde, la laguna, la spiaggia, gli odori. Certo, sotto un aspetto professionale o creativo non è la Mecca. E a volte è semplicemente una rottura di palle ammorbante. Ma più in generale è il posto perfetto dove approdare quando decidi che è ora di vivere in pace.


Ti vediamo impegnato nel salvare le vite di decine di gatti ogni giorno. Una cosa ammirevole. Da dove nasce la passione per gli animali?
Se qualcuno me l'avesse detto qualche tempo prima gli avrei riso in faccia. E' stata una svolta totale, assoluta, definitiva: diventare un operatore volontario nel randagismo felino mi ha tramutato in un altro uomo. Non so da dove è nata questa cosa, ma so cos'è stata.
E' stato il dire finalmente basta ad essere io stesso il centro delle mie attenzioni. E' stato il dedicare una parte della mia vita a qualcosa che è altro da me. E' il passare nel giro di poche ore dal chiasso, il glamour, la magia degli amplificatori, della bella gente, dei drink, dello sballo, della sensualità ad un marciapiede sudicio, faccia a faccia con delle creature in seria difficoltà, ormai ridotte a vivere in un contesto che è strutturato per essergli perfettamente ostile.
Su di me ha avuto un effetto sconvolgente: meno soldi, meno ore di sonno, meno abiti carini, meno di tutto quello che mi piaceva, ma finalmente un bel senso di tranquillità con cui andare a dormire. Fortemente consigliato.

Progetti attuali e futuri?
Niente progetti. Un infarto importante come quello che ho subito a maggio ti sbatte in faccia tutta la tua vulnerabilità. E a questo punto l'unica cosa che mi viene voglia di progettare è un modo per poter continuare ad occuparmi dei miei gatti, di Funk Shack, degli amici, delle cose belle della mia vita quanto più a lungo possibile. Soprattutto non dandola così per scontata, la vita. Visto che evidentemente non lo è.

Sei appassionato di Motown e anni Settanta. Cosa ti lega a quel periodo?
Innanzitutto l'amore per la musica black. Il primo album che ho comprato con la paghetta di papà quando ero realmente ancora un bambino, a costo di terribili rinunce tipo il cinema e il gelato la domenica pomeriggio con li amichetti, era di Joe Tex.
Ma nello specifico, la Motown per me è riscossa, riscatto. Giovani artisti, belli e incredibilmente talentuosi a cui però non era concesso l'uso del bagno nei locali in cui si esibivano perchè neri. Salvo poi diventare nel giro di due o tre anni le megastar ultra glamour che tutti veneravano, che radio e tv si contendevano, e che i ragazzi americani (finalmente anche quelli bianchi) imitavano. La quintessenza della riscossa.
Certo, da appassionato di produzione da un punto di vista prettamente tecnico e artistico, credo che la leggendaria parabola Motown costituisca l'apice massimo mai raggiunto in termini di genio creativo e innovativo dell'intera storia della musica moderna. A mio parere (ma non solo mio) ancora lì, imbattuta e imbattibile.


Lasceresti un verso di una canzone per i nostri lettori?
Certo che si:
"proprio come faceva Pagliacci - cerco di nascondere la mia tristezza - sorridendo in pubblico - mentre da solo in una stanza piango le lacrime di un clown quando nessuno lo vede". 

Tutto il senso dell'essere artista in una delle mie preferite in assoluto: "The tears of a clown" di Smokey Robinson.

Luca Naitana: in quante lingue si dice benessere?

Già nel post dedicato allo shop Il Rosmarino di sua moglie Giada avevamo definito quella del biologo nutrizionista Luca Naitana una "risonanza che va ben oltre i confini della nostra Maremma".
Molto oltre, aggiungeremmo.
Basti pensare che il libro che noi qui in Italia conosciamo come ""Wellbeing - la dieta che ti allunga la vita", di cui abbiamo parlato proprio in questo sito tempo addietro, ma di cui poi si è parlato in tutte le riviste (specializzate ma non solo) più prestigiose, che il dottor Naitana ha realizzato con Anna Masi, adesso è disponibile in francese con il titolo Vivre en forme ("Vivere in forma", sottotitolo "l'arte di mangiar bene per vivere più a lungo" edizioni Marie Claire) e in spagnolo La dieta que te alarga la vida (Desiderata edizioni).
Risonanza, quella di cui sopra, che a questo punto possiamo agevolmente cominciare a definire internazionale. Senza tema di smentita.
Il libro di Naitana ha suscitato da subito un grande interesse non solo per la documentata solidità della preparazione del nutrizionista maremmano, ma anche e soprattutto per quel sottotitolo, "la dieta che ti allunga la vita", che certo non passa inosservato, e che magari qualcuno potrebbe pure reputare ridondante, della cui attendibilità però Luca, a dimostrazione che non si tratta di uno squillo un po' esoso suggerito magari da un editore smaliziato, esibisce una riprova più che convincente, come lui stesso raccontò proprio a Orbetellove:
"A stimolarmi a stare sui libri e a spingermi così avanti nella ricerca fino alla creazione del metodo Wellbeing è stato l’amore per mia moglie Giada.
Quando l’ho conosciuta ero uno studente universitario e lei ,bellissima (confermiamo il bellissima, ndr) aveva già scoperto di essere affetta da sclerosi multipla ).
La mia prima tesi l’ho sostenuta in Farmacologia, studiando gli effetti dell’alimentazione su questo tipo di patologia. Giada ha intrapreso da subito uno stile di vita sano dove l’alimentazione è sostanzialmente al centro di tutto ed oggi sta bene, anzi benissimo.Abbiamo avuto due bambini stupendi , Jacopo ed Irene.
Omnia vincit amor, avrebbe scritto Virgilio, l’amore vince su tutto".

L'amore e, appunto un regime di alimentazione evidentemente efficacissimo.
Noi l'abbiamo incontrato rilassato, sorridente (e abbronzato).
Ma appunto, qui ad Orbetello siamo abituati ad incontrarlo magari nelle vie del centro, o in palestra, in spiaggia o nei pressi del suo studio perchè "nel trambusto di una vita che professionalmente mi porta a non avere neppure mai il tempo di disfare completamente il bagaglio, mi ritaglio quei momenti che dedico alla mia famiglia e a me stesso, che mi ricaricano, che mi rigenerano, e che reputo assolutamente inviolabili, intransigibili". 
Momenti non lunghissimi però, perchè poi è già tempo di ripartire: Roma, Bologna, Firenze, Milano (città e indirizzi dettagliati qui) e tutti i luoghi dove opera, riceve e incontra chi ha deciso di dare una svolta alla propria vita e al proprio benessere, magari per esigenze correlate a specifici motivi di salute ma anche e soprattutto per il semplice desiderio di star meglio e apparire meglio, dato che il metodo Naitana di sicuro non manca di avere riflessi positivi sulla forma fisica.
Una delle novità molto interessanti di cui il dottor Naitana ci ha parlato è proprio quella delle video ricette, una ogni settimana, sempre affiancato dalla dottoressa Anna Masi, che trovi su www.lucanaitana.com, iniziativa che fra l'altro avviene sotto il patrocinio della LILT (lega italiana per la lotta contro i tumori) e sotto lo sguardo rigoroso del professor Francesco Schittulli, che ne è il presidente nazionale. Un'ulteriore conferma, ve ne fosse la necessità, del fatto che ormai il nostro Luca si muove in un ambito di sempre più acclarato prestigio nazionale e non, in un contesto di massimo rigore scientifico ed affidabilità professionale (basti pensare che il metodo Wellebing è stato adottato da una catena internazionale di farmacie in Francia, Repubblica Ceca e ovviamente Italia).
Rigore che a noi potrebbe dare l'idea di essere in contrasto con la maremmanità di Luca che invece ci è così familiare, e che noi orbetellani abbiamo imparato a riconoscere in un concittadino che non si sottrae a momenti di condivisione, di vita sociale, ovviamente sempre affiancato dalla moglie Giada, in contesti anche leggeri, divertenti e divertiti, come il Carnevaletto da 3 Soldi o i Bardigras, in cui siamo addirittura abituati a vederlo avvolto in outfit spesso goliardici, magari ultra-glamour e che fra l'altro non mancano appunto di evidenziare l'efficacia dei suoi principi nutrizionali e del suo concetto di benessere, eloquentemente rappresentati  da una forma fisica invidiabile.
Motivo in più per affidarsi ad un professionista di pregio, ma con lui rapportarsi vis a vis con una rassicurante cordialità tutta nostra, e che a noi sembra irrinunciabile trattandosi del nostro star bene e della qualità della nostra vita.
Dott. Luca Naitana
a Orbetello (Gr): corso Italia 162  (58015)
tel 0564 867194 - 393 9951652
info@lucanaitana.com   luca.naitana@biologo.onb.it
segui Wellbeing su Instagram: @wellbeing_lucanaitana
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