L'impressione è quella sgradevolissima di trovarsi di fronte alla solita aggressione vigliacca, impari, intollerabile per chiunque non sia "regolarmente munito" di una mente malata, disturbata (non moltissimi, grazie al cielo) come da decenni acclarato dalla moderna psichiatria criminale.
La denuncia di Serena, terribile e ben circostanziata, è di una tale sgradevolezza (per prenderla larga) che non poteva non allertare chiunque possegga animali o comunque se ne occupi, ma anche chi semplicemente trovi insopportabile che si faccia loro del male, addirittura sino alle conseguenze estreme, con modalità che si sospetta essere cruentissime (l'avvelenamento causa una morte lenta e estremamente penosa) e soprattutto pericolose: pericolose per altri animali (tipo cani) ma potenzialmente bambini, ad esempio, dato che quella è area di orti, dove spesso abbiamo visto famiglie riunite, persone a passeggio coi cani, che circondati dal bel silenzio e dalla tranquillità di quella parte di Orbetello che costeggia la laguna nella sua parte meno frequentata, tutto si aspettano tranne che un insidia di quel tipo, così a portata di mano. O di bocca.
Inevitabile perciò che si allertatassero le forze dell'ordine con regolare denuncia (contro ignoti ma mica è detto) e soprattutto l'ENPA Ente Nazionale Protezione Animale sezione di Grosseto, e le altre associazioni della zona, tipo la costituente AMICIMICI Orbetello Onlus che a questo riguardo è già in contatto con il Comune e gli enti competenti.
Ben inteso: la sparizione di una simile quantità di gatti (a proposito: la colonia è regolarmente censita e naturalmente sotto la tutela demaniale del Comune di Orbetello, come da Codice Penale e regolamenti regionali e provinciali) in tempi così ristretti, per la quale peraltro si era già registrato qualche campanello d'allarme nei mesi addietro, può ipoteticamente essere attribuita ad altre cause, sino a che gli accertamenti che inevitabilmente si mettono in moto in questi casi non confermino con precisione l'attività venefica, e non necessariamente all'intolleranza: tipo, l'omessa custodia di cani con indole aggressiva nei paraggi, o l'uso di sostanze fortemente nocive impiegate per altri scopi.
Abbiamo stentato un pò a comprendere la sensazione di isolamento, di solitudine della Carotti difronte a questi accadimenti che inevitabilmente l'hanno colpita anche in prima persona e che perciò giustificano un'iniziale reazione di smarrimento, dato che invece, già in più di un occasione, gli erano stati garantiti vicinanza e appoggio da più parti nella gestione delle problematiche che il volontariato nel settore del randagismo felino può comportare, includendola da subito, appunto, in questo progetto di concertazione tra associazionismo, enti e istituzioni che si sta formalizzando proprio in questi ultimi mesi. Con una bella partecipazione di nostri concittadini accomunati sicuramente dall'amore per i gatti e gli animali in generale, ma anche e soprattutto dall'allergia agli imbecilli la cui intolleranza rischia seriamente di mettere a rischio l'incolumità persino delle persone, non solo degli animali stessi.
Intanto qualsiasi tipo di informazione o segnalazione in questo senso si rivelerà sicuramente di vitale importanza, e perciò ci premuriamo di sollecitarvela, contattandoci se necessario con un messaggio privato alle nostre pagine Facebook Amicimici orbetellove e Orbetellover, o con una mail a orbetellove@hotmail.it.
nelle foto alcuni esemplari della colonia in questione, tra i quali alcuni degli scomparsi.
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