lunedì 17 marzo 2014

è di nuovo SBARACCO TIME!


Gli shops e le attività del centro storico di Orbetello sbaraccano, cioè sbagagliano
fuori dalla "bottega" tutte le loro piccole grandi meraviglie, tramutando di fatto il cuore della nostra bella cittadina, particolarmente sonnecchiante complice il primo tepore primaverile ma con molta voglia di portarsi
a casa qualche affare, qualche "bella comprata", magari quella che non è stato possibile fare sin'ora 
causa morsi della crisi, tramutandola di fatto, dicevamo, in un delizioso mercatino open-air.
Ma stavolta le cose da acquistare sono quelle dei prestigiosi shops del centro, non il ciarpame, non le cineserie, bensì le cose che acquisteremmo con fiducia in negozi che conosciamo e di cui ci fidiamo, non fosse appunto per la micragna che ce se sta a magnà..







Ecco i dati tecnici dell'evento e la lista completa degli aderenti.
Trovate tutto nel materiale promo ufficiale ai piedi di questo post. 
Senza contare che anche i bar e tutto il settore ristoro si adegueranno con occasioni e prezzi 
speciali: degustazioni, aperitivi, menù ad hoc.





E poi, diciamocelo pure, l'atmosfera in centro è bella e vivace, soprattutto in questo
bel momento dell'anno quando quasi ci sembra di tornare a vivere dopo i rigori delle precedenti 2 stagioni, perciò ci sentiamo di garantire che sarà senz'altro una bella situazione dove si dovrà essere, partecipare, difertirsi. E fare quei piccoli grandi affari che ci erano rimasti qui. Pourquoi pas..
Buon sbaracco..



giovedì 13 marzo 2014

E ora teniamo gli occhi aperti.



L'impressione è quella sgradevolissima di trovarsi di fronte alla solita aggressione vigliacca, impari, intollerabile per chiunque non sia "regolarmente munito" di una mente malata, disturbata (non moltissimi, grazie al cielo) come da decenni acclarato dalla moderna psichiatria criminale.
La denuncia di Serena, terribile e ben circostanziata, è di una tale sgradevolezza (per prenderla larga) che non poteva non allertare chiunque possegga animali o comunque se ne occupi, ma anche chi semplicemente trovi insopportabile che si faccia loro del male, addirittura sino alle conseguenze estreme, con modalità che si sospetta essere cruentissime (l'avvelenamento causa una morte lenta e estremamente penosa) e soprattutto pericolose: pericolose per altri animali (tipo cani) ma potenzialmente bambini, ad esempio, dato che quella è area di orti, dove spesso abbiamo visto famiglie riunite, persone a passeggio coi cani, che circondati dal bel silenzio e dalla tranquillità di quella parte di Orbetello che costeggia la laguna nella sua parte meno frequentata, tutto si aspettano tranne che un insidia di quel tipo, così a portata di mano. O di bocca.
Inevitabile perciò che si allertatassero le forze dell'ordine con regolare denuncia (contro ignoti ma mica è detto) e soprattutto l'ENPA Ente Nazionale Protezione Animale sezione di Grosseto, e le altre associazioni della zona, tipo la costituente AMICIMICI Orbetello Onlus che a questo riguardo è già in contatto con  il Comune e gli enti competenti.
Ben inteso: la sparizione di una simile quantità di gatti (a proposito: la colonia è regolarmente censita e naturalmente sotto la tutela demaniale del Comune di Orbetello, come da Codice Penale e regolamenti regionali e provinciali) in tempi così ristretti, per la quale peraltro si era già registrato qualche campanello d'allarme nei mesi addietro, può ipoteticamente essere attribuita ad altre cause, sino a che gli accertamenti che inevitabilmente si mettono in moto in questi casi non confermino con precisione l'attività venefica, e non necessariamente all'intolleranza: tipo, l'omessa custodia di cani con indole aggressiva nei paraggi, o l'uso di sostanze fortemente nocive impiegate per altri scopi.
Abbiamo stentato un pò a comprendere la sensazione di isolamento, di solitudine della Carotti difronte a questi accadimenti che inevitabilmente l'hanno colpita anche in prima persona e che perciò giustificano un'iniziale reazione di smarrimento, dato che invece, già in più di un occasione, gli erano stati garantiti vicinanza e appoggio da più parti nella gestione delle problematiche che il volontariato nel settore del randagismo felino può comportare, includendola da subito, appunto, in questo progetto di concertazione tra associazionismo, enti e istituzioni che si sta formalizzando proprio in questi ultimi mesi. Con una bella partecipazione di nostri concittadini accomunati sicuramente dall'amore per i gatti e gli animali in generale, ma anche e soprattutto dall'allergia agli imbecilli la cui intolleranza rischia seriamente di mettere a rischio l'incolumità persino delle persone, non solo degli animali stessi.
Intanto qualsiasi tipo di informazione o segnalazione in questo senso si rivelerà sicuramente di vitale importanza, e perciò ci premuriamo di sollecitarvela, contattandoci se necessario con un messaggio privato alle nostre pagine Facebook Amicimici orbetellove e Orbetellover, o con una mail a orbetellove@hotmail.it.

nelle foto alcuni esemplari della colonia in questione, tra i quali alcuni degli scomparsi.


martedì 4 marzo 2014

un'artista di nome ROBERTA..


Ne abbiamo approfittato dopo averla vista all'opera nel "backstage" del Bar Rossi in occasione del 
Bardi Gras 2014 alle prese con il make up ispirato ai celebri personaggi dei film di Tim Burton dello staff del bar orbetellano per porgerle un paio di domande. Non che non l'avessimo mai vista all'opera.
Non che non ci fossimo mai accorti della sua straordiaria abilità come make up artist (ma mica solo..), tutt'altro: ci fregiamo di avere potuto annoverare Roberta Capecchi tra i collaboratori in alcuni dei nostri eventi. Però stavolta non abbiamo resistito alla tentazione di porgerle pure un paio di domande.


Non è difficile intravvedere un talento innato in quello che fai: poi però dove hai affinato la tecnica?
"La mia passione per l'arte in generale e in particolare per il disegno e la pittura, mi ha portato ad intraprendere studi artistici. E' proprio dal Liceo Artistico P. Aldi di Grosseto che parte il mio percorso. Questa scuola mi ha aiutato prima di tutto, ad "aprire la mente" e poi mi ha aperto le porte allo studio dell'anatomia, delle varie tecniche pittoriche e decorative e allo studio del colore e del gusto estetico. Successivamente, la facoltà di lettere moderne e storia dell'arte nn era per me e poco dopo i miei interessi si spostarono verso lo studio del make-up e dell'estetica ( che a parer mio, va di pari passo con l'arte). A 24 anni mi diplomo all'Accademia Altieri di Roma in trucco estetico e cineteatrale imparando diverse tecniche di make-up: estetico/moda, fotografico, cinematografico, di invecchiamento teatrale.... Nell'anno trascorso a Roma ho fatto qualche stage a Cinecittà e nel corso degli anni che sono seguiti tanta esperienza su modelle, spose, comparse e chi più ne ha più ne metta. Come poi hai già detto tu, un pò di predisposizione naturale e passione, hanno fatto il resto."


Pensi che la nostra zona offra qualche opportunità lavorativa in questo particolarissimo campo?
"La prima risposta che mi viene da dare è "no", purtroppo no. Il mio lavoro ha un bacino di utenza praticamente nullo, a meno che tu non viva all'interno di un set cinematografico o non sia tutti i giorni Carnevale, per questo qui ad Orbetello in pochissimi sanno qual'è il mio vero lavoro, ho sempre lavorato poco qua. Approfitto per ringraziare tutti quelli che fino ad ora mi hanno dato l'opportunità di esercitare, per esempio te in tutti questi anni con Laguna Trend (cioè, te dovresti ringraziare noi?.. ndr), i ragazzi splendidi del Bar Rossi e tutte le ragazze/spose che si sono rivolte a me per migliorare la loro immagine. Più eventi vengono organizzati, più persone come me hanno occasione di farsi conoscere e più si crea movimento e aggregazione tra i giovani, ad Orbetello quando abbiamo voglia di impegnarci, evidentemente riusciamo piuttosto bene!."


E come ti rapporti con l'idea di mollare baracca e burrattini e spostarti in una città che offra maggiori chance?
"Quando sono partita dieci anni fa ero convinta che avrei girato l'Italia e sarei andata anche oltre. Poi con l'andare del tempo ho dovuto ripiegare su un qualcosa che almeno potesse darmi "da mangiare" tutti i giorni e mi sono diplomata come estetista/massaggiatrice lavorando ad Orbetello e Grosseto.
La verità è però un'altra: Non ho mai creduto fino in fondo che quella della make-up artist potesse diventare per me una vera professione, che mi permettesse di vivere e poi l'attaccamento a questo posto ha fatto si che io mi mettessi dei limiti e così nn ho mai realmente spiccato il volo.
Oggi si, oggi lo farei, sarei disposta a spostarmi, non voglio rimpianti."


E noi ti auguriamo di non doverne avere alcuno. Grazie Roberta. E complimenti.




le donne (col) sole di Marilù Mengoni


L'abbiamo incontrata più volte, anche in occasione di sue pubblicazioni, ma sempre per parlare di psicoalimentazione. Non stavolta, però. 
Stavolta il libro di Marilù parla di donne, di singletudine e perciò si di solitudine. Ma non di isolamento, non di una condizione necessariamente da rifuggire. Tutt'altro: da riscoprire, da reinventare, da godere.
Il libro si chiama proprio Donne sole, solo che nell'iconografia la o di sole è sostituita da.. un sole.
Perchè si tratta di donne che proprio in un percorso di vita in solitudine, cioè al di la di un menage sentimentale o di una famiglia, temporaneamente o come scelta di vita, possono riuscire a individuare
"la loro luce", come ci tiene a specificare la stessa Marilù, e a utilizzare finalmente la propria luce e quella di nessun altro come faro, come torcia per farsi strada nell'oscurità.
Perchè a volte sono proprio le "presenze" nella vita di una donna ad inibirne le possibilità di 
viverla a pieno la propria vita:  al massimo, tra la gente ma finalmente vis-a-vis con se stesse. Esigenze, desideri, sogni, equilibri.
 E naturalmente rapporti interpersonali.


E' una lettura bella, di quelle che puoi portare a termine tutto d'un fiato, ci dice Luciana, che si ferma per un saluto con l'autrice, e che il libro lo ha letto. "L'impressione che io ho avuto personalmente è che tratti di situazioni che a volte pensi (e temi) riguardino solo te, e che leggendo il libro scopri finalmente di condividere con tante altre. Molto più di quanto avresti mai immaginato". 
Beninteso, non un libro per sole donne, ma sulle donne e per le donne.
Che anzi gli uomini dovrebbero premurarsi di leggere e farne tesoro.


Il punto di partenza è la vita al presente, da single.
Le insidie, il rapportarsi con le vecchie abitudini, con le tentazioni di "ricaduta" e di sicuro con un intero mondo che all'improvviso può apparirti 
abitato solo da coppie, deflagrante come può essere il decidere finalmente e all'improvviso di fare da se e continuare a farlo con entusiasmo.
Ci sono le tipologie di single: patentati o novellini, per scelta o per scelta di chissà chi. E dei gustosissimi ritratti scaturiti da reali racconti di vita vissuta che Marilù ha sapientemente catturato e inserite in archivio, delle suddette tipologie.
E naturalmente i vantaggi e gli svantaggi, i famigerati pro e contro.
E se è vero, come dicevamo poco fa, che Marilù Mengoni a noi fa necessariamente venire in mente il termine 'psicoalimentazione', figuriamoci se non ci sono "dritte" per individuare il modo migliore per rimettersi in forma presto, bene e in modo da ottimizzare al meglio le potenzialità, anche (e perchè no, soprattutto) seduttive, dell'essere single. Sole, dicevamo infatti, non isolate: non relegate al proprio commiserevole Nirvana: ma tra la gente, con la gente e finalmente disponibili all'ipotesi di lasciarsi sedurre, e perchè no, di sedurre. 


Un terzo libro per l'autrice orbetellana, una terza scommessa, stavolta al di fuori dei canoni che definiremmo consueti, un lavoro che a noi è sembrato intriso di tre ingredienti soprattutto: esperienza ( professionale ma anche semplicemente di vita), passione, e una spruzzata di leggerezza. 
Che senza voler essere banali a tutti i costi, di sti tempi male male non fa.


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