domenica 31 marzo 2013

il club degli spalatori



"Perchè a noi orbetellani piace tanto criticare tutto e tutti senza però muovere un dito per migliorarsi?
Questo quesito lo abbiamo trovato postato su Orbetellover, la nostra pagina Facebook. Così,  di punto in bianco: non a seguito di qualche episodio, di un altro post, di qualche argomento di cui si stava discutendo a giro. Così, pour parler, a un certo punto della sera. A nome Daniela. E allora vediamo.
Criticare non è di per se deprecabile, non a prescindere. A volte un po di senso critico aiuta in qualche modo a vivere la propria vita con i piedini ben saldi a terra, con quel pizzico di consapevolezza in più. Chi scrive spesso e volentieri non si esime.
Ci sono vari tipi di critica: quella propositiva, quella che si fa in base a un minimo di cognizione di causa per  esperienza personale o indiretta, ma pur sempre esperienza. C'è quella dei trolls, per usare un termine assai trendy ma che potremmo agevolmente tradurre con "aprir bocca e sparare merda", senza un perchè, per il gusto di farlo, spesso senza  la più pallida idea di cosa cazzo si stia farneticando, solo perchè si dispone di mezzi, di supporti tecnologici per poterlo fare, tanto per creare disturbo, disagio (wow, che spasso..).
E c'è  la critica di chi vuole speculare. Quelli che si attaccano come  gatti ai coglioni, che stanno appollaiati, che raspano, indagano, vigilano, spiano, sino a che l'oggetto di tanta benevola attenzione commette un passo falso, magari piccolo, magari insignificante, umano, ma ovviamente meritevolissimo di sputtanamento, di gran cassa, di strombazzamento, di outing, specie sui social network. La critica di chi possiede sufficiente capacità affabulatoria da spacciar per cioccolato svizzero la merda di capra, le Vanne Marchi del micro-blogging che però, a differenza dei trolls, traggono un beneficio tangibile (più o meno) dal farlo: soventemente il demonizzare, il mettere in cattiva luce un avversario, magari politico.
Non so, Daniela, se una di questa opzioni sia predominante qui a Orbetello. Nel senso, che sia ascrivibile a una qualche "orbetellanità" e non semplicemente a una sindrome tutta italica: quella, per intenderci,  che ci tramuta in 60 milioni di allenatori quando ci sono i mondiali.
La critica è utile quando ha un significato, quando si ha veramente un qualcosa da aggiungere che altrimenti verrebbe a mancare, quando chi la esercita ha gli strumenti per farlo. Sia chiaro, lecita lo è sempre. Ma stiamo parlando di utilità.
Allora magari ti fa incazzare, perchè in genere fa incazzare (chi è realmente e totalmente impermeabile alle critiche?), però poi ti ritrovi a riflettere. Perchè chi ti ha criticato ha argomenti per farlo, e in base alla misericordiosa verità che sta verità in tasca non ce l'ha nessuno, ti interroghi, ti metti in discussione.
 Del secondo tipo di critica (sti trolls..) nessuno al mondo avverte la necessità, mentre della terza (quella degli avvoltoi) beneficiano loro stessi. E in genere nessun altro.
Un esempio: su questo blog non ci siamo mai occupati di un tema assai nevralgico per il nostro bel territorio: l'autostrada su Colli e Laguna di Orbetello. Abbiamo provato ad interpellare altri (senza peraltro ottenere granchè), ma non ce la siamo mai sentita di pronunciarci. Siamo istintivamente e culturalmente contrari anche a un solo centimetro quadrato di cemento in più, ovunque. E sarebbe stato facile e liberatorio dar fiato alle trombe. Ma l'argomento è complesso. E soprattutto è complesso valutare dati e argomenti senza rivolgersi a qualcuno che non abbia le mani in pasta, da una parte e dall'altra. E' complesso individuare qualcuno che si limiti a spiegare i pro e i contro, senza pregiudiziali ideologiche (nobilissime, beninteso) o interessi personali o di parte. E allora a quel punto preferiamo decidere di tacere.
Invece, sempre per fare esempi, sul fatto che a Natale Orbetello sia una roba che al confronto il convento dei Passionisti su al Monte è il Carnevale di Rio si che ci siamo espressi. E non  senza spirito critico.
Forse Daniela ha ragione. Orbetello è un pò così. Ma forse è un pò così tutto il nostro paese. Il Festival di San Remo sarà pure sta cagata trash del quale avete tanto da ridire. Ma poi siete milioni a ciucciarvelo, tutto, dall'inizio alla fine, canzone dopo canzone, valletta dopo valletta, omaggio floreale dopo omaggio floreale, Andrea Minghi dopo Andrea Minghi. L'importante è criticare.
No. Non penso che sia questo il punto. Io penso che a Orbetello, nella fattispecie, si tratti sempre degli stessi rompicoglioni. A giudicare le malefatte della giunta, vere o presunte, ad aver da ridire su tutto ciò che si fa in centro a scapito dei commercianti, a tutto ciò che non si fa in centro a scapito dei commercianti, su quanto sia brutto il Carnevaletto da 3 Soldi, su quanto sia deleteria per il sistema neuro-vegetativo la rinomata movida orbetellana (sic), su che fine ha fatto il poro Garibaldi e su chi ha ucciso l'Uomo Ragno.
Ogni tema ha il suo plotoncino, il suo esclusivissimo club, la sua piccola conventicola di opinionisti, di osservatori, di detrattori,sempre quelli, sempre all'opera. Rompicoglioni, appunto. Spalamerda. A cui c'è ancora chi ha il cattivo gusto di prestare il benchè minimo ascolto.


ORBETELLOVE è su FACEBOOK
entra e clicca "mi piace"






sabato 30 marzo 2013

Cornell secondo Damiano..


Il tributo acustico del musicista lagunare al celebrato cantante di Soundgarden e Audioslave
dopo la tappa grossetana sbarca a Orbetello, proprio nel giorno di pasquetta, nel club che il Bar Rossi dedica alla musica live. 



Gabriele Damiano 

venerdì 29 marzo 2013

Zuppa di Ceci - suggerimento di CINZIA GENEROSI


Il bel suggerimento culinario di Cinzia non è certo roba da nouvelle cousine francese, nonostante la foto parisienne.. E' una cosa buonissima che sa tanto dei sapori di casa nostra. 
Tritiamo una cipolla piccola con sedano, carota e aglio e riposiamola in una casseruola con olio e carne di maiale finemente spezzettata, con l'aggiunta di sale e pepe. Poi lasciamo cuocere per una decina di minuti. 
Dopo di che la allunghiamo con mezzo litro abbondante d'acqua, tre etti di patate a loro volta tagliate a pezzettini, aggiustiamo di sale e portiamo a cottura le patate. Solo allora arrivano i ceci, diciamo 250 grammi ben lessati che lasceremo insaporire per cinque minuti o giù di là. 
Il tocco finale prima di servire è prezzemolo tritato, un cucchiaio di etra vergine di quello buono, come piace a noi, e naturalmente pane tostato con cui vi sbizzarrirete anche per un pò di decorazione, che male non fà.
Queste sono le cose che ci piace mangiare. 
E con queste casalinghe disperate orbetellane, care Parodi e care Clerici,
'ndonnate?..

martedì 26 marzo 2013

GLAM MAMA - Silvia Spaggiari per AVANTGARDE Orbetello


Si può essere madre e lavoratrice. E lo si può essere persino senza rinunciare alla voglia e al tempo di concedersi un pizzico di glamour. Con quel pò di auto-ironia che di sicuro male non fà..





Silvia Spaggiari per  
Orbetello
originariamente pubblicato su 

all photos

lunedì 25 marzo 2013

HOMETOWN




le nostre immagini di Orbetello

<

maremma people






momenti..

                                                                 le orchidee spontanee..
foto: Daniela Innocenti

un fulmine sulla laguna..
foto: Simone Bandiera

un micio..
foto: Marta Alberti

canottaggio
foto: Valeria Lunghi

l'ibis
foto: Tiziana Solimeno

i pescatori
foto: Roberta Perotti

come voi la vedete..

sabato 23 marzo 2013

ZERO DIRITTI, mille parole..


Pochi giorno dopo aver dedicato un post a "Resto Sveglio", il nuovo video di Mattepaz, il giovane rapper neghellese  che vi presentammo con uno spotlight proprio nei giorni in cui stava muovendo i suoi primi passi nella scena rap lagunare (mentre noi muovevamo i nostri primi passi nel mondo del blogging), e che poco dopo vi facemmo conoscere ancora meglio dal vivo sul palco di Laguna Trend con la sua vera e propria prima performance (acclamatissima) davanti a un pubblico di non soli seguaci, torniamo di nuovo ad occuparci della giovane, vivacissima (e affollata..) scena rap orbetellana con Zero Diritti, una formazione che strizza l'occhio al gangsta, all'hard core, al rap'n'roll,  ma perchè nò anche al mainstream più paraculotto.


Reputiamo sufficientemente vitale la scena rap di casa nostra. E soprattutto riteniamo estremamente positivo il fatto che dei giovanissimi indirizzino le loro energie verso un contesto creativo, propositivo, aggregante anzichè no, in base al fatto che spesso ci troviamo ad "attenzionarli" un pò, sti ragazzi, vuoi per il bullismo, vuoi per la propensione all'isolamento informatico, vuoi per un uso non sempre ortodosso delle nuove tecnologie. Positivo al punto da farci considerare l'opzione di dover creare una situazione, un evento, una serata in cui far confluire queste vibrazioni positive, e lasciarle libere di palesarsi, magari disciplinandole solo un pò. Ma per ora la nostra proposta non è stata accolta da un soprassalto di entusiasmo da parte di chiccessia. Ma noi mica ci arrendiamo così facilmente. Si può detestare questo fermento rap dei nostri ragazzi, o lo si può trovare interessante. La cosa più idiota da fare ci sembra però quella di ignorarlo. Per questo ce ne stiamo occupando da sempre (e, ahimè, praticamente solo noi).


Operano insieme da circa un anno, rispondono ai nomi di Igor Santi (aka Skillz) e Massimiliano Terramoccia (aka Shot). Massimiliano ci dice di amare Fibra, Club Dogo, Salmo, J Ax, insomma l'abc del rap mainstream nostrano, mentre Igor propende  per Mondo Marcio, Gemitaz, Ensi.



Stanno lavorando all'autoproduzione di un primo album, in collaborazione con Mondo Records, e di un singolo che lo traini, con relativo video. Intanto noi torneremo ad occuparcene volentieri, stavolta con in mano qualcosa di più tangibile per dare anche a voi la chance di conoscerli meglio non solo visivamente, proprio come abbiamo fatto con Mattepaz, con Mala etc. 
A presto, gangsta..


all photos


quando gli shop del centro diventano un mercatino a cielo aperto..

                                                      LO SBARACCO IN LAGUNA
                                                      (23-24 marzo 2013 - Orbetello)




il banco de IL ROSMARINO

lo sbaracco di BASTOGI SPORT

le offertissime "open-air" di BABI calzature

i sunglass a metà prezzo di OTTICA TALLUTO


Fabrizio Bellucci e HOUSE AND GARDEN



giovedì 21 marzo 2013

BABI - il mondo comodamente ai tuoi piedi..


Nel cuore di Orbetello c'è BABI Calzature.
Chiunque indossi delle calzature in modo appena più che distratto sa di cosa
stiamo parlando.
Un punto di riferimento, una tappa d'obbligo
per chi cura il proprio aspetto, la propria immagine
dalla testa ai piedi.
E parliamo della rassicurante, sobria  praticità del quotidiano..

e di quel pizzico di glamour per le occasioni più importanti..

senza dimenticare il prestigio della qualità dell'arte calzaturiera italiana, 
nè i brand che sono leader di settore a livello mondiale:
Manas, Alberto Ferrani, Scholl, El Naturista, Sax.

In Corso Italia 54 ad Orbetello, tel. 0564 868036
BABY: il mondo comodamente ai tuoi piedi.