lunedì 29 dicembre 2014

giovedì 18 dicembre 2014

Orbetello come VOI la vedete..

Mario Regina

Francesca Bruni

Valerio Solimeno

Andrea Corsaro

Irene de Piano

Mirtalicious

Send yours right in: orbetellove@hotmail.com

le Zumba-ladies di Simone..














Quando abbiamo fatto visita a Simone Bistazzoni e alle sue zumba-ladies, ad Orbetello Scalo presso la palestra... PaleXtra, l'impressione che abbiamo avuto, complice la bella atmosfera prefestiva che le signore si sono premurate di sottolineare con cappellini d'ordinanza, è stata di grande divertimento. Certo il benessere, la fatica, l'impegno, l'efficacia della disciplina aerobica di origini caraibiche. Ma soprattutto il divertimento, il fare squadra, l'allegria e una vivacissima sintonia con il coach.




Si sa, una lezione di Zumba non è esattamente una passeggiata nel bosco in termini di fatica e sollecitazioni: ma le nostre belle signore non se la prendono di certo comoda: gli danno dentro di brutto, non omettendo di scandire le routine con urla e cori in sincro, battimani, e pure qualche sonora risata.
Grande fatica, molto sudore e tutto nella massima sicurezza. Augurando a tutti tanta salute e benessere, a maggior ragione trovandoci in un periodo che gli auguri sono d'obbligo, è però doveroso sottolineare che l'istruttore che sottopone queste signore, che definiremo gagliardamente agè, è abilitato alle manovre di primo soccorso e all'utilizzo del defibrillatore che per altro sarà obbligatorio nei luoghi dove si pratica attività fisica, proprio dal 2015.
Simone Bistazzoni è infatti anche life-guard (vabbè, bagnino..) e operatore volontario C.R.I, con tutto ciò che l'abilitazione a questi ruoli comporta in termini di prontezza e capacità d'intervento.


Ma non solo le signore si tengono in forma e si divertono come matte con i corsi di Simone.
La novità sono le piccole pesti, i nostri piccoli che così possono scaricare l'incontenibile esuberanza di quella beatissima età cominciando allo stesso tempo a prendere confidenza con lo spirito di spogliatoio, l'attività fisica e l'importanza di socializzare.
Magari, by-passato il sacrosanto ostacolo burocratico del consenso dei genitori che richiede se non altro un minimo di organizzazione preventiva, nella nostra prossima visita vi daremo testimonianza proprio di questo: la baby-gang di irriducibili zumberos taglia small..


per ulteriori info: 347 124 99 22
o Simone Bistazzoni Facebook


amava passeggiare nelle nostre vie del centro. Ciao Virna..


Virna Lisi in piazza Cortesini lo scorso agosto 

martedì 16 dicembre 2014

l'atmosfera incantata della natalità alla pinetina dello Scalo


ti appare all'improvviso, incorniciata dall'oscurità della pineta..
E noi l'abbiamo visitata di giorno, in una bella giornata di sole, di sera o nel grigiore di un temporale.
Il risultato non cambia: la capannina del presepe ad Orbetello Scalo
scalda il cuore..








il lago dei cigni? No: dei gabbiani..


l'ennesimo acquazzone e la pinetina della spiaggetta si tramuta in un nuovo
perfetto habitat per i nostri bellissimi volatili.
Come se di habitat perfetti non ne avessero abbastanza, da queste parti..





all photos:


sabato 13 dicembre 2014

sappiamo che ami fare shopping..

per questo te lo portiamo proprio sotto il naso..

  L'abbiamo creato per te: basta un click.. qui: 

HOMETOWN




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i quadri di Arturo a L'Ovosodo..


non è solo con le tradizionali decorazioni che la nota trattoria Orbetellana L'Ovosodo ha deciso di impreziosire l'atmosfera nei giorni e nelle serate di festa, bensì con una mini-gallery di opere dell'artista argentarino Arturo Stronchi, soventemente schivo e non particolarmente propenso a disseminare il territorio con i propri quadri, che però stavolta ha detto si. E per i clienti de L'Ovosodo a Natale c'è un regalo in più..





tutto quello che vuoi sapere su Trattoria L'Ovosodo lo trovi qui, su 
L'Ovosodo Facebook

MAREMMA PEOPLE




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c'era una volta..


è un iconografia che fa parte di noi. Ancestrale quasi. 
Perchè sin da piccoli l'abbiamo vista nelle illustrazioni delle fiabe, nelle secolari pubblicità della Coca Cola, nei servizi dei tg, nei film western, su Topolino, ovunque: 
la piazza con in mezzo un bell'albero di natale.
Ed è per questo che secondo noi non è neppure tanto una questione di quanto sia 
bello o brutto, suggestivo o arraffazzonato. Questo dipende dalle soggettive
sensibilità di ciascuno. La questione secondo noi è quanto abbia senso.
Quanto abbia senso un albero di Natale che spunta fuori dalle auto in una piazza (che non è piazza del Duomo come alcuni erroneamente dicono, bensì piazza della Repubblica) che, diciamocelo, non è neppure particolarmente bella e soprattutto
che ormai nell'immaginario collettivo non è una piazza: è un parcheggio.
Una piazza di passaggio, non di passeggio.
Per questo a noi non torna. 
Di per se non ci sarebbe assolutamente nulla di anomalo se ci fosse un albero di natale
anche in piazza della Repubblica.
Perchè no. Bene o male è il primo approccio con il centro storico per molti: per tutti coloro che parcheggiano nella piazza stessa (non moltissimi in verità, dopo il rincaro delle tariffe) o sul lungolago di ponente.
Quello che a noi sembra strano è che sia solo lì, st'albero di natale.
E non nel bel mezzo della piazza come in ogni altra città, in ogni altro paesino, in ogni altro villaggio del pianeta.
Quali saranno mai i problemi che ne impediscono l'installazione nella piazza centrale che la scienza e la tecnologia moderne non riescono a bypassare?
Ben inteso: li conosciamo. per sentito dire ma più o meno sappiamo quali sono le giustificazioni
accampate per lo spostamento (previa "nanificazione" dell'albero) davanti all'ufficio postale prima, e il trasferimento coatto nella piazza-parcheggio di cui sopra dopo.
Crediamo solo che non regga. A noi risale, si ripropone, come i ceci di natale appunto, come dicevano i nostri anziani, il sospetto malandrino che in quella piazza ormai qualsiasi cosa più alta di 25 centimetri da terra sia un problema punto. A prescindere. Sine diem.
Certo, l'allestimento di una rinomata azienda specializzata tra l'altro in arredi botanici urbani è bello e gradevole. Lo avevamo amato già nella precedente versione, quella dell'ultima edizione di Gustatus.
E accidenti se non ci piacerebbe che ve ne fosse uno tutto l'anno, dato che quella piazza ormai perennemente incartata, transennata, sigillata, vedova inconsapevole dell'icona del povero Garibaldi e circondata da palazzoni dai colori eccentrici, rischia di risultare bruttina. Altro che il cuore di Orbetello: il fegato. Magari dopo un'incazzatura. Ma prova a pensare a quello stesso allestimento
con un bell'albero di natale al centro..
Apprezziamo sicuramente gli sforzi dell'attuale amministrazione di foraggiare per intero le luminarie natalizie del corso (grazie, pare, ad una tassa inizialmente ritenuta antipatica dai più, e che non ha mancato di scatenare un vivacissimo, andando per eufemismi, chiacchiericcio sui social, uno di quei chiacchiericci che in genere risultano assai indigesti all'amministrazione stessa. Ma non si dice che i social siano il nuovo agorà? Tanto più che quello vero di agorà è appunto decisamente in malarnese). Negli scorsi anni quelle luminarie sono state un inesauribile pozzo di polemiche, proteste, chiamiamo pure le cose col loro nome, casini, sino alla terrificante soluzione-monster dello scorso anno. Apprezziamo e sottoscriviamo, tanto più che appunto l'intervento del comune ci ha risparmiato l'ennesima rigmarola pre-natalizia "io pago e lui no, io contribuisco e lui non contribuisce mai, io pago pure per quelli che non pagano mai" etc etc. Pur registrando qualche borbottio delle traverse e parallele, apprezziamo e sottoscriviamo. Well done. Bella cosa. Good job.
Ma l'albero missing non ci va proprio giù.
Sorvolando per buonismo natalizio d'ordinanza su un altro desaparecido illustre di questo natale 2014: il magnifico presepe della premiata (mai abbastanza) ditta Angione & Mariotti.
Non conosciamo i motivi di questa assenza. E sai cosa? Neppure li vogliamo conoscere.
Buonissime feste.

e dopo i bagordi.. in formissima con Deborah..


Una palestra nel cuore di Orbetello dove si respira una bella atmosfera (al femminile, soprattutto..)
e dove si lavora con passione, professionalità ed esperienza  per il benessere del corpo
ma anche per il piacere: il piacere di praticare delle discipline belle e importanti, il piacere di fare scuadra, il piacere di ottenere risultati. 
E' il Deborah Fitness Club di Deborah Fiaschi: nel cuore di Orbetello (in via Gioberti 72).
Ginnastica artistica, quella che ha portato a Deborah e le sue ragazze risultati e trofei, e da adesso una novità assoluta: ginnastica ritmica. E siamo sicuri che l'esito di questa nuova avventura
sarà identico.

molte le discipline che in questa palestra si praticano con entusiasmo e puro fun:
hip hop, raggaeton, step, Pilates, aerobica coreografica, con una bella 
attrezzatura cardio sempre a disposizione.
Fitness, perciò, in tutte le sue declinazioni. Fitness che immaginiamo potenziato e reso ancora
più coinvolgente dall'arrivo nel team da una specie di istituzione nel settore:
Angela Sclano.

Importantissime la posturale e le discipline riservate ad una clientela più agè:
un modo bello e sano per affrontare le insidie dell'età e una straordinaria 
occasione di socializzazione in un periodo della vita in cui si fa forte la tentazione di
chiudersi in casa, di isolarsi, di "uscire di scena".
Un compito che al Deborah Fitness Club si affronta con tutta la competenza
e responsabilità che questa utenza bella e particolare merita. 

Una miriade di progetti per l'anno che sta arrivando, un melting-pot di idee che minaccia di esplodere.
E  non potrebbe andare diversamente in un club prevalentemente (non solo, ma prevalentemente) in mano ad un team femminile.
Verrebbe da parafrasare quella canzonaccia della Salerno:
"siamo donne, oltre le gambe (belle e in forma) c'è di più..". 
Molto di più.
Deborah Fitness Club è a Orbetello in via Gioberti 72
Info: 393 8830199
Deborah Fitness Club Facebook