martedì 22 dicembre 2015

toh, chi si vede..


Luca Terni, il "macellaio d'Italia" di Detto Fatto
                                       in una pausa del suo shopping natalizio orbetellano..


lunedì 21 dicembre 2015

un appello importante

L'avvocato Matteo Mittica ci ha fatto pervenire questo appello importante. Importante anche e soprattutto perchè arriva a pochi giorni dal Natale, la festa che tutti dovremmo passare a casa con i nostri cari. Noi volentieri pubblichiamo senza aggiungere una sola parola.
"Vorrei utilizzare questo social media per una richiesta importante. 
Una persona di Orbetello, uno di noi, che ha anche qualche problema di salute e che tutti amiamo sta passando un momento molto difficile. A seguito di uno sfratto esecutivo, che ho cercato di ritardare in tutti i modi ma sul quale adesso non ho più potere, entro pochi giorni dovrà lasciare la propria abitazione e sarà in mezzo alla strada, peraltro, solo. Gli istituti di credito gli hanno negato 4.500 euro di piccolo prestito che lo avrebbe salvato, niente fido, niente carta revolving, le ho provate tutte, ma chi soffre da fastidio, meglio pensare all’albero di Natale. 
Il Comune non ha ancora fatto il bando per alloggi popolari e lo ha messo in lista per una casa di emergenza, ed obiettivamente non poteva fare altro, i servizi sociali che saranno coinvolti non credo potranno fare molto se non appunto farlo inserire nella lista delle case di emergenza dove lui è già. E’ un uomo buono e perbene, sempre pronto ad aiutare il prossimo, non posso dirvi di più per rispetto della sua persona, lui giustamente non vuole che si sappia il suo nome, la dignità ancora non gli e l’hanno strappata, la casa e il cuore si. 
Senza colpevolizzare nessuno, vi chiedo solo di contattarmi privatamente se qualcuno se la sente di dargli un piccolo appartamento, ubicazione accettabile o semplicemente un buco vivibile tra Orbetello e la Stazione che abbiate libero per un paio di mesi dove possa stare in attesa dell’assegnazione della casa di emergenza che ha dei tempi standard. 
Lui qualcosa per un canone forfettario può darla. Io credo che ognuno di noi abbia una responsabilità nei confronti di chi come lui ha solo sfortuna ed è solo, non possiamo permettere che sia abbandonato in uno stato in cui nessuno al mondo deve stare oppure dobbiamo chiudere questo mondo perchè non c’è più speranza. Aiutiamolo per favore, tra pochi giorni è su un vicolo. Un gesto grande non finisce mai nel vuoto. Grazie".  avv. Matteo Mittica

"..se vivessimo in un mondo con un po' di dignità nessuno, dico nessuno dovrebbe vivere in strada".  Patti Labelle

giovedì 10 dicembre 2015

jingle bla bla bla


Non sono mica finite le feste. Anzi, sono appena cominciate. Ma già sui social, come nei bar o magari in piazza, non sono mancati commenti, critiche, persino critiche "preventive", appunti e sarcasmo su come le si stanno gestendo.
Che va benissimo, per carità. Sai che palle se fossimo tutti arroccati sulle stesse granitiche, identiche convinzioni.
Ma una lancia a favore dell'attuale direttivo di Pro Loco Lagunare stavolta ci sentiamo di spezzarla.
Amici, certo: amici carissimi. E collaboratori. Ma noi pensiamo che sostenere gli amici non sia uno scandalo. Perciò eccoci qua.
Noi crediamo che innanzi tutto si tratti di partire da un semplicissimo assunto: cosa c'era prima.
E il confronto è ingrato per usare un eufemismo: il nulla cosmico. Eccezione fatta per quel povero carretto, sempre lo stesso, che scorrazzava dallo Scalo al centro con a bordo un Babbo Natale (anzi, una Babbo Natale) un po' male in arnese. Punto. E già partiamo in vantaggio. E già la questione potremmo chiuderla qui.
L'atmosfera di Natale è talmente bella e contagiosa che secondo noi è più difficile renderla brutta e lugubre come si è fatto specie negli ultimi tre quattro anni, che renderla bella e briosa. Cioè, ci si deve mettere davvero d'impegno.
Sia chiaro: anche noi avremmo degli appunti da fare. Sostenere gli amici non significa l'indulgenza senza se e senza ma. Crediamo che questo sarebbe offensivo innanzitutto per l'intelligenza degli amici stessi. Ma si tratta di capire che non è una battaglia tra noi e "loro". Pro Loco Lagunare non è una fazione, una loggia massonica blindata. E chi ne fa parte non sono carbonari che si riuniscono di notte in clandestinità. Ci chiediamo quanti di quelli che si accalorano tanto su questo o quel dettaglio, su questo o quel ramoscello d'ulivo, abbiano preso in considerazione l'ipotesi di alzare il culo e dare una mano, che due teste is meglio che one.
Si pensa che so possa fare di più e meglio? Prego accomodarsi. L'intento di questo direttivo, già dalle prime dichiarazioni della presidentessa Silvia Spaggiari a questo stesso blog, all'indomani dell'insediamento, era di far le cose con la gente, con i cittadini. Ma diciamoci la verità: quando si tratta di dare una mano raramente c'è la fila come per l'uscita del nuovo modello di I-Phone.
Gli ulivi non sono piaciuti. E francamente neppure troppo a noi. Crediamo però che se le luminarie fossero apparse in contemporanea agli ulivi, allora l'effetto sarebbe stato un altro. Certo non c'azzeccano molto col Natale, certo non hanno sto colpo d'occhio da Time Square. Ma di sicuro non imbruttiscono Orbetello. Crediamo che il problema sia semplicemente che "non svoltano", per ricorrere a un po' di gergo giovanile. Ma sotto le luminarie e in complemento ad esse forse sarebbero stati metabolizzati con maggiore clemenza. Dai: farli finire sulla stampa locale è una roba che se non fa ridere fa cagare.
E a proposito: ste benedette luminarie. Al momento in cui stiamo scrivendo non ve n'è ancora traccia (10 dicembre). E se apparissero per incanto stanotte sarebbe sempre troppo tardi.
Quello che però molti non sanno è quanto abbiano insistito i ragazzi di Pro Loco affinchè tutto cominciasse molto prima, per l'esattezza l'ultimo weekend di novembre. Noi con i nostri occhi abbiamo visto la documentazione con le richieste in questo senso. Poi perchè il tutto si perda sempre nei solito dedalo di riunioni e riunioncine, consultivi e badget da approvare, beghe tra Comune e commercianti per chi deve pagare e cosa e quanto, non è dato sapere. Di fatto eccoci qua con l'azienda incaricata che a questo punto ci chiede se per caso pensassimo che proprio in questo periodo loro stessero lì a grattarsi le palle in attesa che noi ci decidessimo a dar loro lo start. "Adesso voi aspettate noi", hanno tuonato in soldoni "siamo oberati di prenotazioni" (toh, che shock. Un'azienda che si occupa di luminarie natalizie che è oberata di prenotazioni poco prima di Natale. Chi l'avrebbe mai detto). Ma a noi risulta, ad esempio, che la prima manifestazione correlata alle feste, con gli artisti di strada che intrattenevano grandi e piccoli, è avvenuta il 28 novembre (ehilà, ve ne siete accorti? Li avete visti? No? Strano: quando ci sono le cose non ci siete mai, salvo saltare tutti fuori con la stessa cantilena lamentosa quando le cose non ci sono). Ora: è anche solo pensabile che Spaggiari e co avessero pensato che le performance dei suddetti avvenissero al buio, senza un minimo di cornice? No. Non lo è. Evidentemente qualcosa ha inceppato il meccanismo strada facendo a prescindere dalla loro volontà. E non ci vuole la sfera di cristallo per intuirlo.
Quello che noi vediamo, però, è innanzi tutto un programma di festività degno di questo nome, cosa che non vedevamo da anni. E pure bello ricco. Vediamo una Casa di Santa Claus bella da levare il fiato (e non l'hanno fatta, che so, degli artisti del calibro del clan Angione-Mariotti, ai quali teniamo a  ricordare che il loro presepe ci manca sempre molto: l'hanno realizzata loro, i ragazzi e le ragazze di Pro Loco, con giornate e nottate di lavoro, di ricerca, di assemblaggio, con una meticolosità e una cura dei dettagli a dir poco maniacali).
Vediamo che in ogni occasione, vuoi le feste di maggio, vuoi il cartellone estivo, vuoi il Natale, non si omette mai, e sottolineiamo mai, di includere iniziative che coinvolgano attivamente i bambini (qualcuno può essere così cortese da rammentarci qualcosa di analogo nelle precedenti gestioni?), vediamo un entusiasmo che a noi a volte è persino sembrato sfociare in un eccesso di slancio, col rischio concreto di strafare (che comunque resta sempre meglio che non fare) nonostante gli impegni di tutti i giorni, perchè non stiamo parlando di una allegra combriccola di simpatici buontemponi nullafacenti, e soprattutto vediamo dei risultati che andrebbero giudicati non skippando sul piccolo dettaglio che questi signori sono al loro primo mandato, che la maggior parte di loro è alla prima esperienza in questo senso, e che non è da così poi tanto tempo che sono diventati il nuovo direttivo.
E questo andrebbe tenuto a mente prima di aprire bocca e sparare merda, concedendoci la licenza di un francesismo dopo l'altro.
Fateci capire: perchè questo accanimento? Rivalità politiche? Niet.
Per conoscenza diretta e pluridecennale sappiamo per certo che trattasi  di una compagine che simpatizza per aree politiche diverse e frastagliate, ognuno distintamente con le proprie idee e convinzioni, e che non ci è sembrato sperticarsi a favore di questo o quello schieramento politico (ehi, guarda che con un'amministrazione comunale, qualsivoglia, una Pro Loco deve collaborare. Non è opzionabile).
Per questo ci suona brutta questa specie di assalto alla diligenza.
Su belli, c'è da fare. Forse di più e meglio? Può essere.
Ed è per questo che sarebbe l'ora di rimboccarsi le maniche e dare una mano, risparmiando all'umanità l'ennesimo pallosissimo bla bla bla.
Sapete quanto ci guadagniamo noi per curare, tenere attivo e auspicabilmente gradevole il logo Orbetellove con cui abbiamo impestato il web? Un cazzo. Sapete chi ci ha chiesto di farlo? Un cazzo di nessuno. Ma, amando il paese forse persino di più di chi cade in trance davanti al miracolo della riapparizione di Garibaldi, abbiamo pensato che forse avremmo potuto, nel nostro piccolo infinitesimale,  dare una spintina alla divulgazione di Orbetello e della sua immagine sul web. E perciò nel mondo. Ed è per questo che a volte pensiamo di poterci concedere il lusso di qualche bla bla bla. Tipo questo che terminiamo augurandovi delle bellissime feste.
Ulivo più ulivo meno.



lunedì 7 dicembre 2015

la dimora segreta di Babbo Natale


porta i tuoi giocattoli dismessi. La Croce Rossa Italiana
sezione di Orbetello li distribuirà ai bambini bisognosi


e non dimenticare la letterina..


Corso Italia - dopo il cinema direzione diga
una realizzazione Nuova ProLoco Orbetello.
Direzione artistica Fabrizio Bellucci e Sonia Pastorelli.
all photos: INNOCENTEVENTI


venerdì 4 dicembre 2015

Mattebrown, Charliepaz..




Gigioneggia nel ruolo dello sfigato a cui non gliene va bene una che è una, un loser, un menagramo.
Niente di più lontano dalla realtà. Ma apprezziamo l'autoironia, appreziamo la dolcezza del testo e del video di animazione bello e delicato che tra l'altro si sposa perfettamente con l'atmosfera di questo periodo dell'anno.
E volentieri proprio con lui e un suo video ci avviamo a concluderlo, questo anno. Con uno dei nostri talenti. Uno dei nostri talenti preferiti. 
A cui auguriamo un nuovo anno ricco di traguardi e creatività. Non proprio come Charle Brown..





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Spaghetti, pollo e seghettino. Il fenomeno dei furti in centro nell'ora della "siesta".


Quasi una sgradevole consuetudine. Ecco cosa sta diventando la faccenda dei furti all'interno di rinomati shop in pieno centro e in pieno giorno.
Come fantasmi silenziosi e invisibili, arrivano, scassinano, rubano e si dileguano. Senza la complicità delle tenebre, mentre sono tutti sveglissimi e non a letto, in pieno giorno. Alla luce del sole. Che in questo scorso iniziale di dicembre per fortuna non lesina la sua benevolenza.
Ultime vittime Gemma e Sharon, Bastogi Sport, lo storico negozio di articoli sportivi in corso Italia che tutti conosciamo, a cui tutti ci siamo rivolti almeno una volta.
Modalità praticamente identiche al precedente episodio (non molto tempo fa, il punto vendita di una nota catena di abbigliamento intimo) e, minuto più minuto meno, stesso orario.
"Avevamo chiuso l'attività alle 13:00 come ogni giorno" ci racconta Gemma Razzoli "e come ogni giorno torno in negozio alle 16:00 per l'apertura pomeridiana. E mi accorgo subito che qualcosa non va: la chiave non entra ma tanto neppure serve: cancello e porta, seppur apparentemente chiusi, sono invece apertissimi. Forzati". Beh, bel brivido, non c'è che dire: "infatti. Che per altro ho condiviso con un rappresentante che ho trovato ad attendermi all'esterno del negozio e che si è trovato suo malgrado testimone del mio panico iniziale, della sopresa, dello shock. Sia chiaro: ad un primo sguardo anche all'interno tutto sembrava a posto, come sempre. La cassa era chiusa. Ma, piccolo particolare, era vuota". Come pure l'ambiente nella parte più interna dello shop dove c'è un angolo specificamente dedicato alla contabilità. Da lì non era sparito niente. Ma solo perchè non c'era niente. Perchè si era cercato eccome. Perciò i "visitatori" sono così cortesi da non mettere a soqquadro, da non cedere alla tentazione di infilarsi sotto il giubbotto una bella maglia di Scorpion Bay, ma lucidi e freddissimi vanno dritti e rapidi al sodo: ai soldi. E' così?

"Già. Certo a quell'ora anche il centro di Orbetello è piuttosto deserto. Vuoi o non vuoi non è estate, la gente mangia a casa, non c'è un gran viavai".  Probabile. Ma di sicuro non è escluso il passaggio di qualche giovane, di una pattuglia dei carabinieri, di una coppietta di fidanzati, di qualcuno sta tornando in ufficio. Evidentemente i "fantasmi" sono abili abbastanza da considerare questa eventualità e di conseguenza muoversi rapidamente, silenziosamente, senza traccheggiarsi con perdite di tempo superflue, tipo appunto indugiare nella tentazione di aggiungere al bottino un bel capo d'abbigliamento, un berretto, qualsiasi cosa si possa nascondere facilmente in una borsa o appunto sotto il giubbotto. No. Il rischio è già sufficientemente alto per quello che è deducibile che i malviventi si aspettino di trovare all'interno delle attività: l'incasso di una mezza giornata infrasettimanale in bassa stagione. Ci auguriamo tutti momenti floridi per i nostri commercianti, ma insomma va da se che chi ruba non ha preventivato di portarsi via grandi cifre. Anche se per chi subisce il furto rimane, oltre al danno economico, anche e soprattutto quella sgradevole sensazione che si ha dopo episodi del genere: quella di sentirsi violati, di essere in qualche modo vulnerabili, di sentirsi (e essere) tutt'altro che al sicuro.
"Credo che il vivere tutto sommato tranquillo, quieto di Orbetello come di qualsiasi altro piccolo centro (e aggiungiamo per fortuna) non ti fa sbirciare all'interno dei negozi per vedere se dentro sta succedendo qualcosa di strano, o se qualcuno sta sostando nei pressi della vetrina. Nessuno è abituato ad atteggiamenti particolarmente guardinghi. Cosa vuoi che succeda? Si tende a pensare".
Gemma dice anche che negli orari di apertura i negozianti non si sentono particolarmente abbandonati: "le pattuglie dei carabinieri passano, controllano. Caso mai è proprio quando le attività sono chiuse che forse la vigilanza si allenta un po. E invece ultimamente..".
Già, ultimamente. Noi ci concediamo una meritata "siesta" nella pausa lavorativa. Qualcuno evidentemente invece no.