giovedì 19 novembre 2015

Edoardo Segato: arte, fisica e phisique


E' giovane. Indiscutibilmente bello (anche a giudicare dai malcelati commenti di alcune giovanissime nei paraggi del nostro incontro), è insindacabilmente  un talento (canta e suona chitarra e piano, sta studiando al Verdi di Milano, musica e nuove tecnologie), anzi: un multi-talento. Ed è orbetellano. 
Uno di quei tanti piccoli grandi talenti orbetellani di cui di volta in volta ci piace occuparci.
Anche se stavolta Edoardo Segato ci ha un po' sorpreso.
Pensavamo di parlare di musica: lo abbiamo seguito un po' da sempre, un po' di soppiatto, soprattutto tramite i video della sua band La Belvert (di cui fa parte un altro giovane talento nostrano, Enrique Spacca, www.la-belvert.com, video in coda). E siamo finiti a parlare di libri e soprattutto di.. fisica.

Com'è e come non è, Edoardo è tra i fondatori di un'associazione, la Officine Tesla
che di recente ha suscitato persino la curiosità del Magalli nazionale per un'ospitata
a I Fatti Vostri nella rubrica "Ufficio Brevetti".
E forse è proprio il nome dell'associazione, intitolata allo "scienziato contro" 
Nikola Tesla (fisico serbo naturalizzato USA) ad attirare l'attenzione dei responsabili di una collana di divulgazione scientifica (e siamo anni luce da chitarre e amplificatori), la Hoepli, che sta giusto cercando qualcuno che possa cimentarsi con una biografica scientifica sul leggendario ingegnere.
"Ho sempre scritto" ci dice Edoardo. 
Bene, ce ne rendiamo conto. Ma da qui a sobbarcarsi un lavoro di questa marcatissima specificità scientifica ce ne corre, specie se il soggetto è uno scienziato che definire controverso è un eufemismo, e che qualcuno non ha esitato a definire e considerare un vero e proprio scienziato pazzo.
"Mi sono solo preso il tempo per studiare, per approfondire. E poi ho cominciato a buttare giù qualcosa. Ho sottoposto il risultato di questa prima fase alla Hoepli, e loro hanno dato il benestare. 
Dopo di che ho completato il lavoro, scaturito nel libro "Tesla - lo scienziato contro".

Al momento stesso del nostro incontro, Edoardo era ancora piuttosto indaffarato con presentazioni ed eventi correlati (parliamo di un libro che trovate agevolmente in libreria, naturalmente anche qui a Orbetello), Pur sempre uno "scrittore per caso", però.
Scriverebbe di nuovo, magari tradendo un po' la musica, alla quale ha dedicato studi e passione?
"Si, volentieri. Mi piacerebbe, e una qualche idea già ce l'ho:  dedicarmi di nuovo ad un ambito
culturale-scientifico, ma con una particolare attenzione a temi non sondati, mai troppo alla luce del sole, non abusati".
Mai qualcosa in cui la fantasia viaggia più a briglie sciolte, alla larga dai parametri interessanti e importanti di scienza e cultura?
"Come no. L'idea di un romanzo mi tenta. E magari proprio un romanzo ambientato ad Orbetello".
Per il quale prenotiamo un secondo incontro e un secondo caffè.
Già da subito.
Bel talento, bello spessore, bel sorriso.
Good luck.

per l'ospitalità e gli scatti del nostro incontro con Edoardo ringraziamo Matteo Damiano e



2 commenti:

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