giovedì 3 gennaio 2013

SPEGNAMO LE FESTE.


Ci era piaciuto sottolinearne l'allestimento e l'accensione e adesso ipotiziamone lo spegnimento. Con un click, con un interruttore.  Tutto finito. 
Dell'epifania, dato che bambini ahimè non lo siamo più da quel dì, non ce ne può fregà di meno  e dichiariamole chiuse qui,  ste festività dell'anno della crisi al suo massimo "splendore" e,  per noi e pochi altri privilegiati, pure di una disastrosa alluvione. E spegniamo le luminarie. 
Ma prima, un ultimo pensiero.
Veramente senza nessunissima voglia di polemizzare, nè di porgere il fianco a un "tea party" de noantri che come già sottolineato in passato  ci risulta petulante, urticante, peppia.  Senza neppure alcunissima voglia di "farci altri amici" che ne abbiamo grazie al cielo già in sovrabbondanza.
 Ma senza neppure fingere di non aver visto e di non aver sentito.  Cosa? Niente, appunto. Veramente troppo niente, troppo troppo troppo.
E vi prego non mi  attaccate la cavalla con i costi della tragedia subita dagli amici albiniesi  perchè lo scorso anno di questi tempi non avevamo  nessuna alluvione, nessuno tzunami, nessun terremoto, nessuno sbarco dei marziani con cui fare i conti e la solfa era esattamente la stessa: precisa.

Ormai temo si dia un pò per scontato che tanto sti coglioni orbetellani ruglino ma non raglino, abbaino ma non mordano e allora avanti tutta: un natale inutile e tetro via l'altro. 
Vi premetto che non me ne frega veramente niente di chi stia amministrando il Comune in questo preciso momento. Non me ne frega niente perchè di grandi  Mardi-gras di Sidney non me ne ricordo neppure negli anni immediatamente precedenti.  E diciamocelo, se le cose sono andate così, e vanno SEMPRE così, beh, alla fine della fiera è anche un pò troppo facilino sto scarica barile. Certo che c'è un'amministrazione comunale, ma ci sono gli enti, ci sono i comitati, ci sono le associazioni. Che poi sono coloro che organizzano il grosso delle cose nei piccoli centri attorno a noi, all'Argentario, a Capalbio, nella stessa Albinia. 
Io credo che mai come quest'anno sarebbe stato bello PER TUTTI dare ognuno il proprio contributo ad un natale meno mortifero di questo: ci mancano le band? Ci mancano i dj? Ci mancano le scuole di ballo? Ci mancano host e intrattenitori? No, No, No. Abbiamo gente bravissima a fare quelle cose molto di più di quanto altri non siano bravi a fare il mestiere dell'amministratore, del gestore di ente, del presidente d'associazione o comitato. Noi abbiamo anni di esperienze, alle spalle. Altri non so.
Non sono sempre e solo i soldi il problema. L'ho già detto e lo ridico. Le strutture mobili si ripagano quasi interamente da sole con un piccolo biglietto d'ingresso per un piatto di penne, due salsicce e una bella serata da passare assieme. 

Perchè ho capito il centro storico, ho capito i commercianti che stimo (essendo in maggior parte amici nella vita reale e con cui collaboro felicemente da anni) ma non può esserci sempre solo quella preoccupazione, quel cruccio: chi si deve ricordare dei CLIENTI  dei commercianti, cioè la gente? Chi degli anziani che rimangono soli perchè i più giovani giustamente si organizzano le loro situazioni, spesso via da Orbetello? Chi dei bambini, che devono accontentarsi sempre del solito carretto con la Babba Natale (ma un uomo non ce l'abbiamo proprio, tanto per non prenderli pure per scemi, sti poveri citti)? Chi della sempre crescente fascia di popolazione che non potendo più spendere e spandere si vede ormai ridotte al lumicino le chance di socializzazione, pure le minime fiscali? 
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Una serata con la musica, una con il ballo, una con il teatro,  una col burraco o quello che ti pare, una bella gara di bar-tender, una caccia al tesoro per i piccoli (che non servisse necessariamente a trascinare le mamme nei negozi a spendere), una mega tombolata, una gara di torte e dolci, come fanno nei posti qua vicino dove mi chiamano a presentare le serate,  e poi foto, quadri, arte, musica, c'è RadioAttiva, e se proprio ci scappava, un'orchestra di balli standard in un paio d'occasioni, qualche bella esibizione delle scuole o di discipline ginnico-sportive: saremmo stati tutti, dico TUTTI a disposizione, figuriamoci poi se magari avessimo aggiunto uMa davvero le band, i dj, le scuole di ballo, gli atleti, i presentatori avrebbero chiesto cifre cosi esose? Ma davvero le mamme, che spesso ultimamente hanno sfoggiato grande spirito di iniziativa, non avrebbero dato una mano, che so, con i bambini o cucinando, o allestendo, o organizzando? Non li abbiamo per caso visti, ad esempio, i bar del centro COLLABORARE per organizzare un bel martedì grasso assieme, senza sgambetti e senza rivalità? 
Ci vuole cosi poco: spirito di iniziativa, innanzi tutto, voglia di fare, dopo di  chè non credo che il Comune dichiarerebbe bancarotta per una tensostruttura come ve ne sono ormai OVUNQUE, persino due per comune, dato che queste strutture, mi dice chi se ne occupa, in buona parte appunto si autofinanziano.
Non avremmo fatto un'ora gratis a turno per una festa di capodanno, noi dj orbetellani, vecchi e nuovi? Certo che l'avremmo fatto: tutti. Ne sono certissimo. 
Non avrebbero fatto un paio di mezz'ore di pregiatissimo sottofondo musicale due, tre band orbetellane di quelle che conosciamo, dei Damiano, degli Innocenti, degli Incordino, dei Salvatore, dei Barozzi, etc? Sono sicurissimo di si. 


Il nostro presepe è più bello di tanti altri presepi che ho visto, il nostro Carnevale, povero per denominazione, è a volte riuscito a diventare più bello di altri blasonatissimi carnevali, abbiamo giornalisti di pregio, atleti, ballerine, dj, musicisti con prestigiosissime esperienze alle spalle, io chiamo quello, tu chiami quell'altro. Cosa cazzo ci manca? Come ci siamo ridotti a essere sto posto lugubre, sta visita guidata e tutt'altro che gratuita alle catacombe? Come ci siamo ridotti a essere l'UNICO (e non per modo di dire) posto in Italia dove non c'è NIENTE? Io sospetto che manchi qualcuno che abbia la voglia, il tempo, l'iniziativa e LE PALLE per attaccarsi al telefono e dire: bene ragazzi, tutti convocati. Le feste quest'anno facciamole insieme: noi mettiamo una struttura, voi riempitela di festa, di energia, di cose belle, di voglia di stare insieme, due spaghetti e rutto libero: uno coordina, uno dirige le arti, uno procaccia un paio di sponsor e sbriga la burocrazia (sempre troppissima). Fatto. Alla faccia degli incapaci che stanno riducendo  Orbetello alla sagoma, all'ombra, all'ectoplasma della comunità piccola ma vivace, briosa e APERTA di cui mi facevo vanto persino con gli snobissimi londinesi. 
Io posso pure augurarvi buon anno. Ma sai una cosa? La vedo merdosa. E spero di sbagliarmi. 
                                                                                                           Auguri, Daniele.


Ps: l'unica nota veramente bella e positiva di questo Natale?  Questa:
Speriamo sia un segno..

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