La stampa locale si è interessata ad un nostro post.
Non è la prima volta e naturalmente ci fa piacere, anche perchè la testata in questione ci ha cortesemente chiesto l'autorizzazione (avrebbero potuto non farlo). Solo qualche piccola inesattezza (in un'operazione che tutto sommato ci è sembrata corretta) che però ha un po' infastidito il soggetto dell'articolo.
Non è una questione di settimane. Nessuno tra "qualche settimana" si sveglierà su un lettino d'ospedale.
E' un percorso lunghissimo, diciamo 2-3 anni, durante i quali può succedere di tutto. Persino un ripensamento, nonostante la ferma determinazione che emerge dalle parole di Alessio/Alessia.
Senza dimenticare il non trascurabile dettaglio che tutto ciò avverrebbe sotto lo sguardo vigile della sanità pubblica che comunque, alla fine della fiera, deve rilasciare un benestare. Come abbiamo ben spiegato nell'articolo.
Mettiamoci in conto un minimo di turbamento dell'interessato su un clamore forse inaspettato (sul quale però l'avevamo ampiamente messo in guardia), dato che il post del nostro blog ha registrato da subito una quantità record di visualizzazioni arrivando, appunto, a suscitare la curiosità della stampa. Legittimamente, sia chiaro. I quotidiani sono ormai da anni infarciti di articoli ispirati da ciò che è scritto su Twitter, non sulle agenzie stampa.
Il nostro è solo un blog monotematico, di natura assolutamente locale. Ma ci riconoscerete il fatto che non abbiamo mai fatto mistero del fatto che le visualizzazioni siano tante, e di sicuro non solo locali ma addirittura internazionali.
Chi decide di interloquire con Orbetellove non deve assolutamente dimenticarlo.
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