Una specie di psicodramma, primarie si primarie no, che avrebbe agevolmente potuto ispirare una nuova canzone di Elio & le Storie Tese e che ha aggiunto un po di sano e solido trambusto ai mesi che precedono le amministrative, caso mai non fossero già sufficientemente movimentati, ha caratterizzato questa parte finale di un mandato, quello della sindaca Monica Paffetti, che definiremmo controverso senza tema di smentita. La giunta delle contestatissime risposte a qualche robusto incidente di percorso (alluvione, moria nella laguna tra gli altri), la giunta del fuoco amico, la giunta che inevitabilmente qualche risultato lo porta a casa ma che secondo il modesto parere di chi scrive non sempre è favolosa nel comunicarlo (un po' meglio negli ultimi mesi), un sindaco costantemente sotto attacco (a volte anche da parte di coloro che per logica politica avrebbero dovuto sostenerla) sui social media, che spesso tergiversa, finge di non vedere e non sentire e in qualche modo porge l'altra guancia et voilà, le jeux sont fait: una situazione di cui tutto si può dire tranne che non porga elementi di discussione. E ne discutiamo proprio con lei, la prima cittadina uscente, con una specie di "ieri, oggi e domani" in una manciata di risposte, che magari non mancheranno a loro volta di suscitare reazioni accalorate. Tanto per cambiare.
Partiamo dagli eufemismi: un pre-primarie travagliato..
Molto travagliato. Come sai io avevo già la candidatura condivisa dell’ 80 percento dei partiti della coalizione ma di fronte alla possibilità di caduta dell’amministrazione e conseguente commissariamento ho deciso di andare a primarie . Ho ritenuto che era necessario fare chiarezza e governare il comune fino alla fine del mandato specialmente all’inizio della stagione estiva, con un bilancio da approvare e con il problema dell’autostrada sempre alle porte .
Resta il fatto che Mario Chiavetta era un nome di spicco della giunta a cui fai capo, un assessore. Dovrai pur avere, scaramucce elettorali a parte, qualcosa di buono da dire su di lui.
E' giovane. (chi ha detto che i politici non hanno il dono della sintesi?.. ndr)
la candidata sindaco di Milano pentastellata ha fatto dietrofront a causa (a suo dire) della pressione mediatica e dei veri e propri insulti sui social media. Lei, mica te, che pure in quanto ad attacchi praticamente quotidiani e sistematici, spesso poco eleganti diciamo così, non ti sei fatta mancare assolutamente nulla. Come la vivi?
Con senso di responsabilit. Sono consapevole che la figura del sindaco e’ la prima figura istituzionale di vicinanza ai cittadini che in momenti di disagio e difficoltà economici e sociali i scaricano sulle istituzione tutte le loro tensioni. Sicuramente chi fa le scelte, chi decide accontenta alcuni e scontenta altri. Si cerca comunque di lavorare per il bene comune e non per interessi dei singoli. Chiaramente il vivere in una piccola comunità amplifica il tutto perché anche nel tuo quotidiano ti scontri con i problemi dei cittadini . In alcuni momenti e’ stata dura ma non solo per me ma per tutta la mia famiglia, da mia madre, mia sorella ed i miei ragazzi . Ma non si sono mai lamentati di questa mia scelta anche se ho avuto dei momenti in cui ho anche ricevuto minacce. .Purtroppo credo nella politica, credo che tutti dovrebbero impegnarsi mentre purtroppo la gente critica ma poi non si vuole esporsi e accollarsi le responsabilita'. Comunque c’è anche tanta gente che ti sprona ad andare avanti anche tra le mille difficoltà’. E a volte il riuscire a risolvere un problema, ed un ringraziamento di cuore ti ripaga di tante critiche. Spesso gratuite.
Senza sdilinquirsi in sentimentalismi campanilistici che a noi neppure piacciono, sei la sindaca di un comune oggettivamente bello. In alcuni (molti) angoli bello da levare il fiato. Quanto rispetto pensi si debba all'habitat naturale che ci circonda? E quanto ne hai avuto tu?
Il rispetto dell’ambiente è fondamentale. Questi 5 anni sono l’esempio tipico di cosa vuol dire il rispetto per l'ambiente: alluvioni e siccità sono il frutto delle modifiche climatiche che in questi anni si sono verificate. Ogni amministrazione deve averle ben presenti e fare delle scelte nel proprio piccolo, che però sono fondamentali: dal’urbanistica alle opzioni energetiche, alle infrastrutture. Ridurre la produzione di CO2 .
Noi stiamo facendo una programmazione per la mobilità con piste ciclabili e il navebus in laguna, impianti elettrici pubblici a led, la battaglia sull’impianto di Patanella e quella sull’autostrada , il lavoro per la bonifica della laguna e la gestione della stessa. Partecipiamo al progetto europeo Horizon 2020 del Governament of Mayors per la tutela ambientale monitorando il nostro consumo di CO2. Risparmio di territorio puntando sulla riqualificazione dell’esistente, sulla rigenerazione di aree urbane che nel nostro territorio sono importanti e numerose.
Bella bella, ma poi si deve pur sempre campare. E la situazione lavorativa, specie quella giovanile, è quella che è. Come se ne viene fuori? E quanto possono contribuire proprio quelle magnifiche risorse naturali di cui disponiamo, in termini che so, di agricoltura, acquacoltura etc?
Agricoltura, pesca ed acquacoltura devono essere il volano del nostro sviluppo economico accanto al turismo. I posti di lavoro vanno creati con progetti specifici non con eventi che allungano di alcuni giorni la stagione: noi abbiamo bisogno di posti di lavoro annuali. Del resto Orbetello ha avuto in passato una grande storia industriale e di lavoro. Io credo che sviluppare un polo tecnologico agricolo-ittico sia la nostra prospettiva più importante partendo dalle nostre peculiarità. Il nostro pesce è rinomato in tutto il mondo.
Monica Paffetti e la senatrice Monica Cirinnà
E a proposito di giovani di belle speranze, suscita grande simpatia e solidarietà la protesta, spesso creativa, degli studenti dell'Alberghiero per la famigerata questione delle cucine. Ma davvero li trattiamo così i futuri operatori del settore accoglienza turistica? Già bell'e bolliti?
O c'è qualcosa che non sappiamo?
L’istituto alberghiero è stato fortemente voluto su questo territorio. Erano venti anni che veniva chiesto e mai concesso. Noi come amministrazione abbiamo investito molto perché ci abbiamo creduto: ogni anno il comune si e’ fatto carico del costo degli affitti di varie cucine di ristoranti affinchè i ragazzi potessero svolgere le loro lezioni, ed abbiamo messo a disposizione il Baccarini per questa scuola . Abbiamo messo a disposizione 100.000 euro per realizzare il progetto all’interno della scuola stessa.
Vorrei sottolineare che la scuola fa capo alla Provincia, non di competenza comunale ma Orbetello sta usando risorse del comune per una risposta che non sarebbe solo del Comune di Orbetello, ma lo facciamo perché ci crediamo, ed i nostri ragazzi ricevono sempre complimenti ovunque vadano. Purtroppo non credo di dire nulla di nuovo a criticare le lungaggini burocratiche e i problemi della scuola pubblica in Italia. Noi ci siamo comunque sempre stati.
Non sarà errato ricordare questo tuo mandato da sindaca come quello delle calamità: alluvioni, morie epocali, manca giusto l'invasione delle cavallette (ma siamo sempre in tempo). E le parti avverse che inveiscono su una giunta a dir loro andata completamente in bratta. E invece?
E' vero. Abbiamo avuto molti problemi che abbiamo affrontato e cercato di risolvere.
Quando ti capitano dei problemi devi, come nella vita, rimboccarti le maniche e cercare di risolverli, e così abbiamo fatto. Io personalmente ci ho sempre messo la faccia. Dal rischio idraulico alla sicurezza sulle spiagge, alla laguna. Ma anche la crisi economica e i tagli di trasferimenti dallo Stato. Sicuramente si poteva fare meglio e di più ma sono stati momenti molto difficili e devi decidere spesso da sola su cose che sono veramente più grandi di te .
Governare piccoli comuni, senza grossi problemi, con disponibilità economiche o con deroghe ad hoc credo sia molto più semplice senza continue emergenze. Abbiamo attivato il sistema di protezione civile moltissime volte. Prima neppure esisteva se non sulla carta. Ma del resto gli eventi climatici in tutta italia sono cominciati a verifcarsi intorno al 2010 come pure la crisi economica, e sicuramente la fragilità politica non ha aiutato. Non è bello sentirsi attaccare continuamente anche in sede politic . Ricordo il consiglio comunale dopo l’alluvione con 400 persone nel fango: l’unico problema per molti anche dei miei era commissariare il comune, attacchi politici invece di pensare ai problemi concreti. In quel momento ho persino pensato di mollare ma poi ho riflettuto e non me la sono sentita di abbandonare i cittadini ad un commissario in un momento in cui dovevano arrivare i soldi dei lavori pubblici post-alluvione per i dovuti risarcimenti. E' stata dura ma spalle larghe e si va avanti: i cittadini ti hanno dato un mandato .
L'idea che si ha è che chiunque si sieda su quella poltrona in realtà si metta comunque al volante di un blob burocratico, di meccanismi tecnici da incubo e personale (i tanto chiacchierati dipendenti pubblici) non sempre di prim'ordine. Confermi? O è un alibi, come direbbero le famose parti avverse?
La pubblica amministrazione e’ complessa e la burocrazia ti uccide, ma e’ anche una tutela per tutti. Va sicuramente snellita. Il problema è che non tutti capiscono che fare, come del resto i cittadini non capiscono le responsabilità ed il carico di lavoro dei dipendenti. Purtroppo oggi se sbagli, Procura e Corte dei Conti non fanno sconti a nessuno.
Ti abbiamo incontrata e fotografata durante la visita della senatrice Cirinnà alla coppia gay che aveva subito uno sgradevole affronto omofobo. Ecco, appunto: le categorie vulnerabili, le realtà sociali più delicate, l'attenzione che si presta ad esempio alla carente situazione abitativa in una cittadina dove gli affitti viaggiano ormai a livello di pura nevrastenia, e in risposta ad un vero e proprio surplus di privato gagliardamente invenduto, il nulla o quasi in termini di edilizia pubblica, tanto per andare incontro ad una generazione di precari che non sa come fare per metter su famiglia.
Che nessuno rimanga indietro. Credo che la funzione principale della pubblica amministrazione sia proprio quella di tutelare le fasce piu deboli della popolazione.La politica abitativa è un capitolo importante da migliorare. La domanda più importante che ho avuto dai cittadini è stata la casa perché con 1000 euro di stipendio non si può pagare 600 euro di affitto. e nonostante 400 appartamenti di edilizia popolare e contributi per aiuti all’affitto di oltre 150000 euro non siamo in grado di dare le risposte. Abbiamo lavorato per la violenza sulle donne istituendo una casa rifugio, abbiamo istituito un fondo sulle povertà emergenti . Il comune di Orbetello è capofila per un progetto europeo di 700.000 euro per gli aiuti alle fasce più deboli. Obbiettivo prossimo e’ il progetto "Dopo di noi" per i nostri ragazzi disabili, per dare loro una soluzione dopo la morte dei genitori ma anche creare delle strutture che permettano loro di acquisire una maggiore autonomia ed integrazione, la tutela dei minori e degli anziani, il miglioramento degli stili di vita che passano per l’attività fisica, lo sport. I dati epidemiologici toscani individuano la zona sud come quella con maggiore mortalità per malattie cardiovascolari. E la politica deve porsi il problema e chi amministra deve incentivare i cittadini a migliorare i propri stili di vita ad esempio proprio tramite lo sport, l'educazione alimentare nelle scuole, e parlando di sport si tratta di investire sulle strutture che ad oggi sono scarse per il nostro territorio.
L'incarico da prima cittadina, una famiglia, una professione che non è tra le più rilassanti che ci vengano in mente. Come si può uscirne vivi? Sicura adesso di non avere te bisogno di farti vedere da uno bravo?
Forse si. E' la tipica sindrome femminile di Wonder Woman, la volontà di voler fare tutto sempre. Ma di fatto non così facile: bisogna ogni tanto fermarsi, resettare la propria vita, i propri ritmi. Credo che oggi più che di uno bravo avrei bisogno di un po di ferie. Che purtroppo da quando faccio il sindaco ho messo da parte.
E per finire, fuori dai denti Paffetti: fingendo di essere una cittadina comune, una qualsiasi orbetellana, cosa ti diverte del vivere qui?
E cosa ti annoia?
da buona orbetellana mi diverte lo struscio nel corso, ed il ritmo slow del paese.
Difficilmente mi annoio ho sempre qualcosa da fare .
"Io no che non m'annoio..", per concludere parafrasando un beniamino del popolo PD, Jovanotti.
Nemmeno noi a dire il vero, signora Paffetti (finita l'intervista "alla Orbetellove" possiamo tornare ad un tono più consono al ruolo che la dottoressa ricopre). Anzi, ci divertiamo un sacco.
E non vediamo l'ora di vedere come va a finire.
Intanto grazie per aver incluso noi nel suo surmenage di questi giorni convulsi. Che se prosegue così fino a giugno, va a finire che da uno bravo ci andiamo tutti, a torpedoni.
Con sconto comitiva, auspicabilmente. Così che "
nessuno rimanga indietro".
Monica Paffetti con il vice-sindaco Marcello Stoppa