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martedì 1 marzo 2016
Monica Cirinnà a Orbetello. Per solidarietà.
Il personaggio politico senza dubbio più in vista in questo ultimo tumultuoso periodo, ovvero la senatrice Monica Cirinnà, proprio quella del disegno di legge sulle unioni civili recentemente approvato in modo che definiremmo pirotecnico vista l'atmosfera in cui ciò è avvenuto, dopo un travaglio che ha inondato i media (mica solo italiani) di un dibattito che ha raggiunto livelli abissali di bassezza e volgarità, e che ha contrasto del quale l'abbiamo vista armata di una passione che non pochi hanno comunque apprezzato, sta per arrivare a Orbetello. Per amicizia, per vicinanza.
A chi?
A Maurizio e Giuseppe, che hanno subito l'offesa omofoba con quel "froci" scritto pure in modo sgrammaticato ("frosci", come li chiamava Pasolini in un paio di suoi romanzi) sulla vetrina del loro shop (di cui nel nostro post Tira una brutta aria) NumeroDue Concept Store, proprio nel cuore della nostra città, affacciato alla centralissima Piazza Eroe dei Due Mondi, in pieno giorno.
Ed è proprio in questo luogo preciso che la senatrice ha espresso il desiderio (e l'intenzione) di essere per dimostrare la sua vicinanza all'ennesima coppia gay che ha subito un'offesa omofoba che (ci piace ricordarlo) non prevede alcun provvedimento sanzionatorio nel nostro sistema giuridico, differentemente dalla maggior parte dei paesi "civili" occidentali, e sia mai che ci peritiamo di essere sempre il fanalino di coda (e particolarmente su questo specifico argomento, i gay e la comunità LGTB, chissà perchè).
Una visita privata, sia chiaro: senza bandiere di partito e senza incartamenti istituzionali. Che però risulta pur sempre essere la sua prima uscita pubblica dopo appunto lo scomposto psicodramma politico-legislativo di cui sopra. E che, in tutta sincerità, ci fa piacere a prescindere da qualsivoglia credo politico o partitico che possa contraddistinguerci. Perchè l'offesa è stata fatta a due nostri concittadini, a due persone per bene, in qualche modo alla nostra stessa piazza, al nostro agorà, perciò indirettamente un po' a tutti. Che se già è intuibile che non si tratti certo di due luminari che gli danno giù di brutto di filologia romanza, magari neppure italiani (e ce lo auguriamo visto lo strafalcione, ma sui social network siamo avvezzi a leggere bestialità persino peggiori proprio da parte degli italiani, ce n'est pas?), è pur sempre una cosa che non deve passare in silenzio, che deve essere stigmatizzata con voce più alta possibile, per far sapere a chi ha scritto quella roba ma anche e soprattutto a chi non l'ha scritta ma magari l'ha pensata o sibilata all'orecchio di un amico passando proprio in quello stesso punto (e prendetela per buona, tanti. E sottolineiamo tanti) che non ci stiamo.
Ma quanti sono gli orbetellani che effettivamente non ci stanno? Quanti a far capire ai cavernicoli che l'omofobia qui non passa?
Sui social, a commento del nostro post, si è dato luogo a una vera e propria gara nell'esprimere affetto e solidarietà e Maurizio e Giuseppe.
Ma sarà bello e sensato farlo accettando l'invito della senatrice per un aperitivo al numero 2 di via Furio Lenzi, sabato 5 alle 18:00. Il vino buono e l'amicizia li mette Monica.
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