Non sono mica finite le feste. Anzi, sono appena cominciate. Ma già sui social, come nei bar o magari in piazza, non sono mancati commenti, critiche, persino critiche "preventive", appunti e sarcasmo su come le si stanno gestendo.
Che va benissimo, per carità. Sai che palle se fossimo tutti arroccati sulle stesse granitiche, identiche convinzioni.
Ma una lancia a favore dell'attuale direttivo di Pro Loco Lagunare stavolta ci sentiamo di spezzarla.
Amici, certo: amici carissimi. E collaboratori. Ma noi pensiamo che sostenere gli amici non sia uno scandalo. Perciò eccoci qua.
Noi crediamo che innanzi tutto si tratti di partire da un semplicissimo assunto: cosa c'era prima.
E il confronto è ingrato per usare un eufemismo: il nulla cosmico. Eccezione fatta per quel povero carretto, sempre lo stesso, che scorrazzava dallo Scalo al centro con a bordo un Babbo Natale (anzi, una Babbo Natale) un po' male in arnese. Punto. E già partiamo in vantaggio. E già la questione potremmo chiuderla qui.
L'atmosfera di Natale è talmente bella e contagiosa che secondo noi è più difficile renderla brutta e lugubre come si è fatto specie negli ultimi tre quattro anni, che renderla bella e briosa. Cioè, ci si deve mettere davvero d'impegno.
Sia chiaro: anche noi avremmo degli appunti da fare. Sostenere gli amici non significa l'indulgenza senza se e senza ma. Crediamo che questo sarebbe offensivo innanzitutto per l'intelligenza degli amici stessi. Ma si tratta di capire che non è una battaglia tra noi e "loro". Pro Loco Lagunare non è una fazione, una loggia massonica blindata. E chi ne fa parte non sono carbonari che si riuniscono di notte in clandestinità. Ci chiediamo quanti di quelli che si accalorano tanto su questo o quel dettaglio, su questo o quel ramoscello d'ulivo, abbiano preso in considerazione l'ipotesi di alzare il culo e dare una mano, che due teste is meglio che one.
Si pensa che so possa fare di più e meglio? Prego accomodarsi. L'intento di questo direttivo, già dalle prime dichiarazioni della presidentessa Silvia Spaggiari a questo stesso blog, all'indomani dell'insediamento, era di far le cose con la gente, con i cittadini. Ma diciamoci la verità: quando si tratta di dare una mano raramente c'è la fila come per l'uscita del nuovo modello di I-Phone.
Gli ulivi non sono piaciuti. E francamente neppure troppo a noi. Crediamo però che se le luminarie fossero apparse in contemporanea agli ulivi, allora l'effetto sarebbe stato un altro. Certo non c'azzeccano molto col Natale, certo non hanno sto colpo d'occhio da Time Square. Ma di sicuro non imbruttiscono Orbetello. Crediamo che il problema sia semplicemente che "non svoltano", per ricorrere a un po' di gergo giovanile. Ma sotto le luminarie e in complemento ad esse forse sarebbero stati metabolizzati con maggiore clemenza. Dai: farli finire sulla stampa locale è una roba che se non fa ridere fa cagare.
E a proposito: ste benedette luminarie. Al momento in cui stiamo scrivendo non ve n'è ancora traccia (10 dicembre). E se apparissero per incanto stanotte sarebbe sempre troppo tardi.
Quello che però molti non sanno è quanto abbiano insistito i ragazzi di Pro Loco affinchè tutto cominciasse molto prima, per l'esattezza l'ultimo weekend di novembre. Noi con i nostri occhi abbiamo visto la documentazione con le richieste in questo senso. Poi perchè il tutto si perda sempre nei solito dedalo di riunioni e riunioncine, consultivi e badget da approvare, beghe tra Comune e commercianti per chi deve pagare e cosa e quanto, non è dato sapere. Di fatto eccoci qua con l'azienda incaricata che a questo punto ci chiede se per caso pensassimo che proprio in questo periodo loro stessero lì a grattarsi le palle in attesa che noi ci decidessimo a dar loro lo start. "Adesso voi aspettate noi", hanno tuonato in soldoni "siamo oberati di prenotazioni" (toh, che shock. Un'azienda che si occupa di luminarie natalizie che è oberata di prenotazioni poco prima di Natale. Chi l'avrebbe mai detto). Ma a noi risulta, ad esempio, che la prima manifestazione correlata alle feste, con gli artisti di strada che intrattenevano grandi e piccoli, è avvenuta il 28 novembre (ehilà, ve ne siete accorti? Li avete visti? No? Strano: quando ci sono le cose non ci siete mai, salvo saltare tutti fuori con la stessa cantilena lamentosa quando le cose non ci sono). Ora: è anche solo pensabile che Spaggiari e co avessero pensato che le performance dei suddetti avvenissero al buio, senza un minimo di cornice? No. Non lo è. Evidentemente qualcosa ha inceppato il meccanismo strada facendo a prescindere dalla loro volontà. E non ci vuole la sfera di cristallo per intuirlo.
Quello che noi vediamo, però, è innanzi tutto un programma di festività degno di questo nome, cosa che non vedevamo da anni. E pure bello ricco. Vediamo una Casa di Santa Claus bella da levare il fiato (e non l'hanno fatta, che so, degli artisti del calibro del clan Angione-Mariotti, ai quali teniamo a ricordare che il loro presepe ci manca sempre molto: l'hanno realizzata loro, i ragazzi e le ragazze di Pro Loco, con giornate e nottate di lavoro, di ricerca, di assemblaggio, con una meticolosità e una cura dei dettagli a dir poco maniacali).
Vediamo che in ogni occasione, vuoi le feste di maggio, vuoi il cartellone estivo, vuoi il Natale, non si omette mai, e sottolineiamo mai, di includere iniziative che coinvolgano attivamente i bambini (qualcuno può essere così cortese da rammentarci qualcosa di analogo nelle precedenti gestioni?), vediamo un entusiasmo che a noi a volte è persino sembrato sfociare in un eccesso di slancio, col rischio concreto di strafare (che comunque resta sempre meglio che non fare) nonostante gli impegni di tutti i giorni, perchè non stiamo parlando di una allegra combriccola di simpatici buontemponi nullafacenti, e soprattutto vediamo dei risultati che andrebbero giudicati non skippando sul piccolo dettaglio che questi signori sono al loro primo mandato, che la maggior parte di loro è alla prima esperienza in questo senso, e che non è da così poi tanto tempo che sono diventati il nuovo direttivo.
E questo andrebbe tenuto a mente prima di aprire bocca e sparare merda, concedendoci la licenza di un francesismo dopo l'altro.
Fateci capire: perchè questo accanimento? Rivalità politiche? Niet.
Per conoscenza diretta e pluridecennale sappiamo per certo che trattasi di una compagine che simpatizza per aree politiche diverse e frastagliate, ognuno distintamente con le proprie idee e convinzioni, e che non ci è sembrato sperticarsi a favore di questo o quello schieramento politico (ehi, guarda che con un'amministrazione comunale, qualsivoglia, una Pro Loco deve collaborare. Non è opzionabile).
Per questo ci suona brutta questa specie di assalto alla diligenza.
Su belli, c'è da fare. Forse di più e meglio? Può essere.
Ed è per questo che sarebbe l'ora di rimboccarsi le maniche e dare una mano, risparmiando all'umanità l'ennesimo pallosissimo bla bla bla.
Sapete quanto ci guadagniamo noi per curare, tenere attivo e auspicabilmente gradevole il logo Orbetellove con cui abbiamo impestato il web? Un cazzo. Sapete chi ci ha chiesto di farlo? Un cazzo di nessuno. Ma, amando il paese forse persino di più di chi cade in trance davanti al miracolo della riapparizione di Garibaldi, abbiamo pensato che forse avremmo potuto, nel nostro piccolo infinitesimale, dare una spintina alla divulgazione di Orbetello e della sua immagine sul web. E perciò nel mondo. Ed è per questo che a volte pensiamo di poterci concedere il lusso di qualche bla bla bla. Tipo questo che terminiamo augurandovi delle bellissime feste.
Ulivo più ulivo meno.
Pronto a rimuovere ....ti sei Magotelmizzato ???!!! Noi noi noi Mi dispiace che anche a voi non sembri tutto perfetto !!! forse è un plurale maestatis che va di moda per Natale 2015 o capita di sbagliare il soggetto e i verbi...sono finezze linguistiche o spalmate di responzabilità. Bla bla bla hai letto nei post Nuova proloco ...i nostri ulivi, i nostri week end , poi diventano per voi ....Gli inviti alla collaborazione !!! o anche richiesta soldi ??? Tornando alla contributo di chiacchere per un network come fb il battibecco...il ping pong verbale è molto normale,guai non ci fosse.Consigliami, tu che sei tra amici, per non sbagliare per avere inormazioni migliori è meglio Proloco Lagunare Orbetello o Nuova proloco...faccio confusione !!!
RispondiEliminaGrazie ... spero di essere in sintonia con il blog
sui social il battibecco va benissimo, e come vedi qui si parla anche di bar e di piazze, premettendo che va benissimo lo stesso, in ogni caso.
RispondiEliminaMa mentre ad esempio tu ti metti in gioco e fai la tua parte, non puoi negare l'esistenza di un nutrito contingente di "opinionisti" che opinionano molto ma non contribuiscono mai. Va benissimo, per carità. Ma se stai sempre lì ad aspettare che la manna ti cada dal cielo, poi ci può stare che qualche volta il sapore della manna non sia di tuo gradimento.
Le due pagine Pro Loco hanno una loro funzione ben distinta: quella che è sempre esistita fa riferimento all'attività di sportello turistico, di divulgazione e promozione territoriale. Mentre Nuova ProLoco Orbetello è nata in contemporanea al nuovo direttivo proprio nell'intento di mettere l'accento sugli eventi. A nessuna delle due pagine è interdetto sconfinare anche nell'altro ruolo, ma di fatto hanno entrambe una fisionomia specifica. Per intenderci, su "Nuova ProLoco Orbetello" non troverai mai gli inviti a visitare l'arcipelago toscano o il Parco dell'Uccellina, piuttosto che le bellezze del nostro entroterra. Facile, no? Poi uno mica è obbligato a seguirle tutt'e due.
Quando nella pagina che tu menzioni si dice "il nostro" è evidente che il soggetto sia "noi e voi" (e a dire il vero anche "loro", dato che nella realizzazione di eventi, grandi o piccoli, solo di rado non è inclusa la partecipazione del Comune di Orbetello). Scusami, ma si tratta di un uso del soggetto e dei possessivi che è assolutamente analogo a quello di qualsiasi sito o testata o blog che fa riferimento a un gruppo, a un ente, a un associazione. Potremmo anche noi scrivere qui su questo blog, che so, il nostro natale insieme: significa noi e voi. Non che il natale orbetellano sia di proprietà di Orbetellove. Ci sembra anche più elegante, oltre che non tanto difficile da capire.
E a proposito di pluralis maiestatis (e a proposito di sbagliare a scrivere) arriviamo a Otelma: questo non è un blog di opinione, non è un blog individuale. Per sfogare tutto il mio ego opinionista-letterario, la mia sindrome da Fabio Volo, mi sono premurato di aprirne un altro (Talk) ad uopo.
Orbetellove è un altra cosa, è neutro, è impermeabile, non ha niente a che fare con le mie opinioni e le mie le mie paturnie, e se vuoi saperlo, si occupa spesso di cose di cui a me personalmente non frega una cippa lippa (ma leggi l'ultima parte del post e capisci perchè). C'è solo un'unica eccezione: quando l'etichetta del post (il tag, in gergo) che è sempre specificato ai piedi dello stesso, è "ti dirò", significa che si tratta di un post di opinione (rarissimo, tra l'altro, in questa sede) e la firma non è necessaria ne indispensabile. E' come l'editoriale anonimo di un quotidiano: sempre ascrivibile al direttore di testata.
Ma sempre in un ambito che personalissimo non deve comunque mai esserlo. Perchè appunto non è questa la mission di Orbetellove. Perchè se così fosse, se si trattasse del mio parere e delle mie opinioni, come puoi intuire chiaramente sbirciando nel mio profilo Facebook, i "francesismi" sarebbero molti di più. E per me reprimerli è una fatica enorme. Probabilmente un'ulcera in divenire.
Grazie per il contributo alla discussione. Saluti. Daniele (va meglio così?..)