lunedì 6 febbraio 2012

Zuppa di cipolle. Suggerimento di GIULIANA LAMIONI

Questa ricetta a Giuliana gliel'abbiamo estorta dopo che ce l'ha fatta gustare personalmente. E vi assicuriamo che vale la pena lacrimare e inondare il lavabo di eyeliner blu-cobalto. Sdraierete il vostro principe azzurro (anche con l'alito, temiamo..) che dopo di questa non avrà occhi (e bocca) che per voi.
Armatevi di un chilo di cipolle bianche, che cuocerete in 150 grammi di burro, aggiustando d'acqua via via, e rosolando bene. Attenzione: la cottura valutiamola attorno all'ora abbondante. Devono essere cotte alla perfezione. Intanto avremo affettato il pane raffermo, che avremo conservato per l'occasione. Dopodichè in un tegame sdraiamo uno strato di cipolla, il pane, altra cipolla, e groviera (complessivamente un paio d'etti). Questo è uno strato: il minimo richiesto per una fantastica riuscita è il doppio strato, se non il triplo. Questo in base alla principeca ingordigia del vostro sexyssimo (vi auguriamo..) commensale. L'ultimo strato, la chiusura, è con cipolla, parmigiano, sino a rendere il tutto dorato e croccantino, e un'ultima spruzzata di groviera stavolta grattugiata. Ora: ci rendiamo conto che la ricetta di Giuliana non è la più leggera di questo mondo. Ma siamo in crisi, fa freddissimo, e ci meritiamo uno strappo alla regola all'insegna della trasgressione più totale: calorica e.. calorosa.
Grazie Giuli.

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