Il Soffio dell'Angelo è il nuovo libro di un nostro concittadino, Pietro Solimeno, un thriller dai contenuti anche tosti, ma intrigante e in fondo tutt'altro che estraneo da tematiche di grande attualità: la rierca, le staminali, la tecnologia informatica. Un fanta-thriller, come si legge proprio sulla copertina, che può però appassionare anche chi non necessariamente ama estranearsi completamente dal mondo in cui viviamo.
E comunque, per noi che viviamo nel nostro piccolo mondo, nel nostro microcosmo chiamato Orbetello. pure sempre il libro di una persona del posto, di un concittadino. Da guardare con interesse, perciò. E da sostenere.
Per chi non lo conoscesse di persona, chi è Solimeno, l'autore di Il Soffio dell'Angelo? Ce lo dice lui stesso:
"Pietro Solimeno è una persona che si diletta a scrivere rubando tempo al lavoro. Qualcuno afferma che uno scrittore si ritrova nei suoi personaggi, s'immedesima in loro. Verissimo, io sono tutti i personaggi che fanno parte dei miei romanzi, siano essi uomini, donne o bambini.
Quando creo un personaggio dei miei romanzi, la prima cosa che faccio è renderlo diverso dagli altri, dargli una personalità che lo distingua anche nel modo di esprimersi. Qualcuno mi ha de-finito spregiudicato. Non sono uno "spregiudicato". Al di sopra delle righe, come la mia editor afferma, forse... lo lascio giudicare agli altri. Diciamo che i miei personaggi sono privi d'inibizioni, liberi dai pregiudizi con cui abbiamo a che fare ogni giorno, essendo spesso condizionati dall'educazione, dalle religioni e... da chi pretende di guidarci sulla retta via. Non è facile rispondere a una domanda di questo tipo, forse perché risposta non c'è."
Descrivi il tuo ultimo lavoro:
"Il soffio dell’Angelo è il settimo libro che ho pubblicato. Questo, come anche gli altri, non è nato per caso.
Leggendo un articolo che riguardava la ricerca sulle cellule staminali, mi è venuta l’idea. Con il mio computer ho simulato, tramite un programma, la rigenerazione di organi umani. Chiaramente era tutto virtuale, anche perché la creazione, in realtà, non seguiva una logica né anatomica né fisiologica: non creava certo l’essere perfetto, anzi, un’insieme scoordinato che somigliava poco a un essere umano.
Il giorno prima avevo letto un altro articolo che riguardava invece la creazione di un computer quantico e, di quanto siamo ancora lontani dalla sua realizzazione. Mi resi subito conto che le due cose, e cioè la ricerca sulle cellule staminali e i tentativi di creare un computer del genere, potevano fondersi insieme per raggiungere davvero un obiettivo.
È chiaro che non posso aggiungere altro, se non chiedere di acquistare il romanzo.
Il Soffio dell’Angelo è un thriller tecnologico che affronta tematiche come l’uso delle cellule staminali, sia nella ricerca sia nella cura, toccando fortemente temi etici molto attuali. Il personaggio principale del romanzo affronta la sua coscienza e allo stesso tempo insegue il suo obiettivo spinto da valori più alti: la vita delle persone."
Grazie Pietro, e naturalmente un grandissimo in bocca al lupo.
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