giovedì 15 gennaio 2015

le bellissime parole di Roberta.

Abbiamo strappato ad un social network queste lucidissime, emozionanti considerazioni
su una circostanza, una condizione che non vorremmo capitassero ad alcuno.
Figuriamoci ad un'amica.

Come si sopravvive alla morte dell’amore della tua vita? Con l’amore, solo con l’amore.
Questi mesi senza di lui sono stati difficili. Credevo saremmo diventati vecchi insieme, avrei voluto vederlo coi capelli bianchi accanto a me, sarebbe stato sicuramente il nonno più speciale del paese. Ma la vita mi ha fregato, mi ha giocato un brutto scherzo. Pensavo che non ce l’avrei fatta senza Giuliano, ma come mi ha sempre detto lui, poi ci si abitua, ci si abitua a tutto.
La vita mi ha beffato e se l'è preso.
Non mi abituerò mai a non averlo accanto, ma sto trovando un’altra dimensione fatta di ricordi e di emozioni passate. Sembrerà strano ma il nostro amore mi basta: anche se non è più con me, quello che provo per lui è rimasto e mi fa andare avanti. Alcune delle sue giacche hanno ancora la forma del suo corpo, e così la accarezzo e chiudo gli occhi pensando a lui. Mi metto anche le sciarpa che indossava al collo, per coprire la gola, sa ancora di lui. Ogni mattina, prima di uscire di casa, lo respiro profondamente e poi riparto per l’apnea quotidiana, quella senza il mio amore.

Lo vivo in ogni momento, in ogni persona che incontro. Parlo di lui e faccio alcune cose che facevamo insieme. Ci sono persone che non mi capiscono, che mi spronano a cambiare stile di vita, ma per me non funziona: io scelgo di rivivere tutto, è una cosa che mi fa star bene e che mi fa percepire la sua presenza. Anche chi mi consiglia di uscire di più non capisce che per me tornare a casa, nella nostra casa, è come tornare da lui. Mi fa sentire protetta, non triste. Ognuno vive questa esperienza in modo diverso, questo è il mio.

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