mercoledì 5 dicembre 2012

Michela Paolini Padovani - Il momento di Calimero


Trattandosi di un argomento sul quale si hanno ancora abbondantemente i nervi scoperti, abbiamo chiesto a un paio di personaggi della vita sociale e politica di Orbetello due parole, qualche considerazione, un pensiero all'indomani della tragedia che ha colpito la nostra terra, la nostra gente, il nostro comune. Non lo avevamo fatto sin qui, e pensavamo potesse essere un momento relativamente più sereno per provare a farlo.
Trattandosi di un vero e proprio campo minato abbiamo pensato di interpellare due personaggi che per storia personale e aderenze politiche stanno su fronti piuttosto distanti, se non opposti, che però si sono adoperati tantissimo a livello individuale per cercare di portare sollievo alla gente che questa sciagura l'ha subita in modo diretto, frontale.
Forse per questioni pratiche, carenza di tempo, impegni o altro, noi abbiamo ricevuto risposta solo da uno dei due personaggi: Michela Paolini Padovani, che naturalmente ringraziamo. Ed è proprio per onorarne la cortesia che pubblichiamo queste sue considerazioni senza ulteriormente attendere segnali di vita dall'altro interpellato. Prontissimi ad aggiungere il suo pensiero qualora e non appena egli desiderasse farcelo pervenire, come pure quello di chiunque altro.
Sottolineando, ribadiamo, che dei due personaggi avevamo notato l'impegno PERSONALE nella questione, al di là dei credo politici, avevamo solo deciso di interpellarli entrambi affinchè la discussione risultasse equilibrata. Ammesso che si trattasse di una discussione, dato che noi abbiamo chiesto delle semplici considerazioni che potevano essere di qualsiasi natura senza indirizzi o suggestione alcuna e appunto senza porre domande specifiche come invece siamo soliti fare.



"Ho cercato un po' di calma e lucidità per parlare con accortezza di questo tema delicato.
Questa triste vicenda è stata per tutti una novità inaspettata e allucinante nella quale tante cose sono state del tutto sbagliate, altre potevano essere fatte meglio, altre ancora sono state meravigliose.
Nessuno, lo ribadisco e lo sottolineo, poteva fermare l'acqua. Non si richiedono miracoli al Sindaco, mi sembra il minimo per non cadere nel ridicolo. Si sa: “ad impossibilia nemo tenetur” !
Ma una gestione migliore dell'emergenza prima, durante e dopo, questo sì che si poteva fare e DOVEVA essere fatto.
Credo che oltre alle mancanze ciò che fa più male sono le bugie e le mancate prese di responsabilità. L'atteggiamento con cui il Sindaco si è posta, era davvero irrispettoso. Poteva dire semplicemente: “ho cercato di fare del mio meglio, non so se ho delle responsabilità, non è ora il momento, lo vedremo! Intanto sono qui con voi...”.
Scusate non era lei quella sul cui volantino elettorale troneggiava la scritta: “Con Voi, Per Voi, da sempre al Servizio degli Altri?”.
Ebbene, con quel “io rifarei tutto” il Sindaco ha ferito i cittadini ed ha fallito in primis dal lato umano, perchè per tutti dovrebbe essere una figura che deve dare sicurezza, che deve tutelare i suoi cittadini e in questo caso anche CONFORTARLI teneramente. Forse chiedo troppo. Può darsi, ma era una cosa a costo zero (visto che i soldi sono sempre la questione centrale di tutte le ricostruzioni) che rientrava nelle possibilità di ogni persona, non serviva un genio.
Quindi il negare di aver mancato nell'allarme e poi sentirla asserire che la macchina dei soccorsi ha risposto bene...bugie e tradimento.
Parlo come semplice cittadina,  NON albiniese, ma che come tanti, tantissimi, ha cercato di rendersi utile ed ha visto il caos e l'anarchia che regnava, la totale assenza dell'amministrazione, se non per alcuni interventi ma fatti a titolo personale, la mancanza di coordinamento e poi ha visto la grande arte di rigirare la frittata.In questo sono eccellenti. Che rabbia, che mal di stomaco. Ora arriva il momento del Calimero, sono piccolo e nero....cosa potevo fare io piccolo Sindaco di provincia, mi sono trovata di fronte una cosa più grande di me...e lo dice con un tono ed uno sguardo da persona diversa, dolce, zuccherosa. Ormai rimane solo questa di strada: il vittimismo.
La stessa gente del tavolo in piazza poi ha di fatto negato la partecipazione al consiglio comunale non trasferendolo in luogo più consono, più spazioso che potesse contenere chi con dignità e compostezza voleva assistere, dopo essere stati duramente colpiti dalla tragedia. E' un diritto. E invece, traditi ancora, si sono trovati una piazza in assetto da guerra, come se d'incanto quei cittadini tanto buoni che le hanno regalato democraticamente l'elezione, fossero diventati tutti criminali.
Il giorno dopo il consiglio firma un'ordinanza sullo stoccaggio dei fanghi....ancora un grosso difetto di comunicazione. Perchè non darne informazione durante il consiglio? Oggi ci si trova questa enorme buca nel bel mezzo del centro abitato, a 50 metri dalle scuole (ora al Commerciale sono state trasferite anche le scuole elementari) dove verranno stoccati i fanghi. Pericolosi? Si, no, boh, non so. Nessuna risposta ufficiale, nessuna informazione ai cittadini preoccupati. Mi dispiace perchè al di là di tutto il rispetto delle istituzioni rimane insito in me, nel mio modo di agire e di fare, ma a questo punto concordo con chi a gran voce chiede le dimissioni: a casa tutti! Nessuno escluso, perchè anche gli altri non avendo preso le distanze quando potevano (in consiglio) hanno sposato ogni operato ed ogni atteggiamento del Sindaco.
Ed il silenzio delle istituzioni a livello più alto? Ne vogliamo parlare? E' assordante. Maremma proprio dimenticata anche dai tanti VIP che ci visitano l'estate.
Voglio concludere in maniera positiva, perchè in questa disavventura ho ricevuto tanto tantissimo: si sono risvegliati valori antichi, come quello della solidarietà.
Gruppi di volontari da ogni dove, di ogni età, con la voglia di essere utili, sporchi ma con il sorriso, certi che il bene torna sempre indietro.
Con il gruppo Con Albinia nel Cuore abbiamo ricevuto migliaia di messaggi di persone che volevano aiutare, persone a cui non avresti mai chiesto perchè sai che no, nemmeno loro se la passano bene, e che hanno dato lo stesso, sacrificandosi.
Gente che ha perso tutto ma che giosce nell'essere riuscita a salvare un ricordo, un giocattolo dei propri figli, qualcosa di valore inestimabile per il cuore già così provato.
Situazioni commoventi, in cui pensi che davvero l'unione fa la forza e che davvero tante piccole gocce fanno l'oceano...nella vita post alluvione non erano solo detti, ma la semplice verità. Grazie a tutti."

foto: Buttero Maremmano



4 commenti:

  1. complimenti analisi perfetta....dove sono adesso queste persone?e non mi vengano a dire che non sapevano!!!è una vergogna....le frazioni sono dimenticate sempre,si ricordano solamente quando devono fare cassa...vedi multe d'estate per divieti di sosta...ecc.ecc.e comunque ringraziamo pure i vari vip...tutti presenti ovviamente!!!complimenti Michela con simpatia e ammirazione
    Giovanna Schiano

    RispondiElimina
  2. .... Nulla da eccepire...... anzi secondo me hai scritto pensando " chi ha buon senso lo usi "........ Michela for president ops for sindaco.... eh eh eh eh

    RispondiElimina
    Risposte
    1. si, in effetti veramente, come scritto, ho cercato un momento di calma e lucidità, per non esagerare!Rimango fedele al mio stile.
      GRAZIE Buttero, chiunque tu sia ;)

      Elimina

Orbetellove si riserva la facoltà di rimuovere commenti non in sintonia con la mission e le caratteristiche del blog.