venerdì 28 dicembre 2012

un incantesimo che si ripete ogni anno..


Seminascosto, quasi al riparo in una piccola traversa del Corso Italia, un angolo di incantesimo, un piccolo mondo a se, un microcosmo dove c'è un alba, un tramonto, una notte stellata, ma anche il temporale minacciosamente annunciato dai tuoni e la quiete che ne segue, scandita dal canto del gallo, dai rumori di una surreale quotidianità. 
 Il presepe orbetellano è una piccola, incredibile meraviglia a cui ognuno deve dedicare un piccolo
specialissimo momento, nei convulsi giorni di festa.
Realizzato interamente da Roberto Mariotti, Francesco & Alberto Angione, Dante Piro, Micaela Valeri, Giacomo Papini, Silvio & Antonio Sordini con legno, polisterolo, carta, stracci, vetroresina e  un fantastico blob di tinte e colori, con un curatissimo, suggestivo commento musicale, con la stella cometa che percorre davanti ai nostri occhi l'intera volta celeste, con i colori del tramonto, i primi bagliori dell'alba, l'acqua che zampilla dalle fonti e la vita nella miriade di piccole, incredibili case e botteghe.



Un paio di mesi di lavoro paziente e silenzioso, con grande meticolosità e passione, talmente tanta quest'ultima da far si che questo incantesimo si perpetri ogni anno non solo grazie al lavoro e alla strabiliante abilità dei signori sopra menzionati, ma anche al fatto che gli stessi desiderino così tanto donare questo piccolo capolavoro agli orbetellani da pagarlo praticamente di tasca propria, senza alcun finanziamento, senza alcun contributo.

 

E si che abbiamo ne visti di enti, banche, grandi aziende finanziare, sponsorizzare cose, eventi, iniziative assai meno frequentate di questo presepe che è oggetto di un vero e proprio pellegrinaggio (due visite per scattare frettolosamente queste foto senza rubare troppo tempo alla gente in fila per ammirarlo), e si che la chiesa avrebbe i suoi motivi per incoraggiare, sostenere questo tipo di rappresentazioni iconiche che il natale consumistico coi colori della Coca Cola sta lentamente, inesorabilmente cancellando dalle nostre usanze, dalle nostre tradizioni. E si che chissà quale altra istituzione o ente locale avrebbero i loro bei motivi per incoraggiare e supportare iniziative come queste in un paese che spesso no brilla per brio e letizia nel periodo natalizio. 
Ma questi sono i piccoli, grandi, inspiegabili  misteri orbetellani. A cui noi non sappiamo 
trovare risposta, limitandoci invece a segnalarvi e omaggiare questo piccolo, grande, imperdibile incantesimo orbetellano.




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