venerdì 1 novembre 2013

RadioAttiva si riattiva..


Avevamo captato qualche fermento sui social. E allora siamo andati a prenderne di petto un paio, tipo Claudia Della Verde e Marco Franci, per esempio. Per saperne di più.
E si, quel "RadioAttiva sta tornando" che avevamo intercettato sulla loro pagina facebook e che già si prestava a poche interpretazioni, è risultata essere informazione corretta.
RadioAttiva si riattiva, dopo il lungo letargo estivo (animali strani, questi..) e torna.
Data del comeback approssimativamente metà novembre, magari il 18. Ma il consiglio è di seguirli appunto sulla loro pagina magari per  riuscire a scucire qualche ragguaglio più preciso di quello che siamo riusciti a scucire noi, dato che i due componenti del cast li abbiamo incontrati giusto alla vigilia di un paio di riunioni finalmente risolutive del direttivo.
Più o meno sappiamo tutti di cosa si tratta. Ma per i pochi "untuned", si tratta della web-radio orbetellana, nata per iniziativa di un gruppo di nostri giovani e volenterosi paesani. Iniziativa accolta e raccolta dall'allora amministrazione Matteoli e poi ereditata dall'attuale che ne risulta essere a tutti gli effetti editore, se così vogliamo dire, perlomeno sino al giugno 2014.
E non senza qualche onere che gli intraprendenti aspiranti Roberto Arnaldi si devono di quando in quando sobbarcare a prescindere da quella che sarebbe la loro radio-creatività. Perchè l'editore può legittimamente decidere che vengano coperti temi, situazioni, eventi che uno farebbe anche a meno di coprire e che invece si ritrova a dover coprire, talvolta volentieri talvolta assai meno (c'è di peggio quando si fa radio, ragazzi. A chi scrive per volere dell'editore è toccato il tandem con la cartomante. Delirio puro).


Il boom arriva con le ultime elezioni, quelle del cambio, coperte in modo egregio sino alla presenza fisica ai seggi , peraltro con grande riscontro in termini di ascolti e partecipazione. Poi la graduale apertura a interventi e contributi esterni, oltre al nucleo "storico", perciò altre voci, altri personaggi (anche troppi?)
all'insegna di una qualche vivacità decisamente caldeggiata dagli stessi fondatori dell'emittente, anche se magari un pò a discapito di quella fidelizzazione che in genere, parlando di radio, male male non fa.
E a proposito di fidelizzazione: perchè queste pause? Perchè si chiude e si riapre come se si trattasse di un camping anzichè di un'emittente radio? "Siamo tutti ragazzi e ragazze tra i 20 e i 30", spiega Claudia, "alle prese coi capricci del mondo del lavoro che da queste parti prevede praticamente un'unica certezza: la stagione estiva, alla quale nessuno di noi può rinunciare, men che mai per un impegno che ognuno si è accollato per volontariato, a titolo assolutamente gratuito."
E cosa bolle in pentola? "Lo status quo ha una scadenza (di cui sopra, ndr)" ci spiega Marco "e succeda quello che succeda, vogliamo farci trovare più forti, più stabili e preparati sia ad un'eventuale conferma di questo stato delle cose o magari a un radicale cambiamento, dovesse anche essere una situazione di maggiore se non totale autonomia editoriale. 
Se il Comune vorrà rinnovare la convenzione (stiamo un pò semplificando, ndr) vogliamo dargli delle buone motivazioni per farlo. Se  ciò non dovesse accadere e fossimo costretti a muoverci sulle nostre gambe, allora l'esigenza che subentra è quella di renderci presentabili, perchè è chiaro che a quel punto i soldi indispensabili alla gestione ordinaria dell'emittente dovrebbero saltar fuori da qualche altra parte (leggi privati). Ca va sans dir..
E come si intende ottenerla, questa presentabilità? Marco: "Soprattutto con l'arrivo di nuovi personaggi, a vario titolo più preposti all'uopo. Oltre alle certezze di sempre: di sicuro lo sport, con Paolo Mastracca, di sicuro l'informazione di inizio serata a cura di Alessandro Orrù, qualche riconferma di programmi già ampiamente sperimentati ma magari con sbaracco in esterna ad umanizzare il tutto e renderlo più partecipato, e anche qualcosa di più leggero come potrebbe essere per esempio il testare in diretta il talento radiofonico di voci nuove, con tanto di giuria e magari voto "popolare", per un nuovo format che però appunto è ad uno stato ancora piuttosto embrionale, al quale stiamo però davvero mettendo mano. Ah, dimenticavo: ci sarebbe anche una  proposta indecente che abbiamo già provveduto ad inoltrare a qualcuno fortemente imparentato con questo stesso blog". Trasecoliamo..
Claudia ci ricorda che comunque tutti gli orari, gli appuntamenti e l'intero palinsesto saranno disponibili, dopo gli ultimi ritocchi e le ultime spennellate, su laradioattiva.com, e che ogni programma sarà poi disponibile versione podcast da ascoltare e riascoltare quando, quanto e dove si vuole.
E mi congedate così, senza neanche qualche altra indiscrezione su quella famosa cosa del "parente"? "Assolutamente si".




PS: ma non è che per caso la cosa del "parente" è.. questa?:

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