giovedì 25 giugno 2015

"Spaghetti, pollo o insalatina..". Ecco perchè ci ha intrigato il nuovo libro di Marilù Mengoni


Stanno diventando una piacevole consuetudine i periodici incontri con Marilù Mengoni, in occasione della pubblicazione dei suoi libri.
E non ci sottraiamo al rituale neppure stavolta, anzi, soprattutto stavolta che in ballo c'è un tema di grandissima attualità, che il più delle volte riesce pure a suscitare dibattiti furibondi.
Nel suo libro (edizioni Tecniche Nuove) Marilù parla, come si evince dal titolo, di dieta vegana e metodo Kousmine. Perchè sia chiaro: pur trattandosi di un'autrice vegana, gli inghippi sono giusto dietro l'angolo anche se vegani lo si è. E di sicuro non fa male alla salute un testo dove si cerca di bypassare gli estremismi e gli isterismi da entrambi le fazioni. Ed è anche di questo che si parla nel libro.
"Certo le indicazioni generali, certo le ricette" ci dice Marilù "ma pure qualche affettuosa tirata d'orecchio ai vegani, che spesso cadono nella trappola di un notevole incremento dell'uso di pasta, pane e pizza come al ricorrere a sostitutivi dannosi come la grandine, tipo margarina e panne vegetali."
E allora?
"Allora con il metodo Kousmine si fa ricorso innanzi tutto ad alimenti "vivi" che contengono cioè tutto quello che serve al nostro benessere. Tutto. Senza se e senza ma. E questo è già un bel punto di partenza."
E perciò dovremmo consigliare il tuo libro a chi già vegano lo è, al fine di "correggere" le storpiature e le esagerazioni di questa scelta, di questo stile di vita?
"Affatto. Questo libro intende essere un aiuto per chi vegano vuole diventarlo, con gli undici step finali prima del "gran salto", come per chi già lo è, come dicevamo. E, attenzione però, anche per chi non rientra ne nell'una ne nell'altra categoria: in "Cucina vegana e metodo Kousmine" spiego perchè adottare soluzioni veg almeno solo per la sera sia una scelta quantomeno salubre. Riusciamo ad andare a letto con una tale zavorra, con un tale sovraccarico di sostanze inutili se non dannose, da riflettere seriamente sul perchè sia effettivamente il caso di evitarlo. E nel libro si offre spunto alla riflessione. Argomentandolo."
Proviamo a demolire qualche mito: mangiando vegano si mangiano schifezze che non sanno di niente.
"Miti, appunto. Dall'alta cucina al pasto per la giornata lavorativa, da una semplice torta di mele alle cose complesse e prelibate. Basta sapere come farle. E non è per caso la stessa cosa per l'altra cucina? Non basta mica usare la carne per mangiare bene. Bisogna saper cucinare. E qui arriva in aiuto il libro.."
Ingredienti introvabili e persino sconosciuti.
"Ma cosa? A parte che ormai, oltre ai negozi specializzati che sono sempre di più, ogni catena, in tutta la grande distribuzione, riserva settori e scaffali al mangiare vegano. Dovremmo cercare di non dimenticare che solo in Italia parliamo di un milione e mezzo di persone".
E questa certezza Marilù ce la butta là dall'alto di 15 anni da kousminiana e 7 da vegana, come membro del comitato scientifico di AssoVegan (l'associazione dei vegani italiani) e consigliere dell'Amik (associazione medica italiana Kousmine), oltre che creatrice del brand Psicoalimentazione, che fa del benessere fisico e psichico la propria ragione di esistere. E scusate se è poco.
Guardandoti, e dopo aver avuto il piacere di ospitarti come special guest a Laguna Trend (esatto, in veste di modella, non di esperta di discipline dell'alimentazione..) dovremmo dedurre che i benefici non sono solo in termine di salute e benessere?


"Non è un caso che una parte del libro sia espressamente dedicata agli sportivi. I benefici sono palpabili anche da un punto di vista di forma fisica e gradevolezza dell'aspetto. Assolutamente. E in questo momento, quando ci ritroviamo tutte a combattere con le nostre insicurezze dovendo scoprire il fisico in occasione dell'estate, è un motivo per riflettere se fare o non fare una scelta che definirei semplicemente realistico".
Ma poi inevitabilmente si arriva all'argomento bambini. E in quanto a miti e luoghi comuni (posso mica crescere mio figlio con insalatine e pappine!..)  non ci facciamo mancare proprio niente. Sbaglio?
"Non sbagli. Anche se ormai, e da tempi immemori, ci sono fior di scienziati, e non solo nel mondo dell'alimentazione, che ci ricordano che molte delle "abitudini", delle "consuetudini" alimentari per i più piccoli sono assurde, volendo far ricorso ad eufemismi.
Se una mamma si sente di dormire tranquilla imbottendo il bebè di omogeneizzati, liberissima di farlo. Anche se in verità qualcosina da ridire io personalmente l'avrei. Perchè sapere cosa dover evitare è fondamentale, anche e soprattutto se si parla di periodo della crescita. Sapessi cosa si nasconde a volte dietro una innocente dicitura come "colorante naturale.."
No, non lo sappiamo. Non completamente, almeno. Ma se lo sapessimo, probabilmente scriveresti romanzi gialli..


Un'accusa frequente verso l'universo veg è il fanatismo e il proselitismo.
"No, nel modo più categorico. La libera scelta è un principio imprescindibile. Convivo benissimo con chi vegano non lo è, e non smanio per la pulsione di conversione. Si è ciò che si ritiene di dover essere, si sceglie ciò che si pensa sia meglio per noi, senza salire in cattedra e affibbiare pagelle e giudizi. Consigli, quelli si. E possibilmente solo se richiesti. Da qui non mi muovo di un millimetro."
Nemmeno noi ci moveremmo di un millimetro quando prendiamo un caffè con te per parlare dei tuoi libri. Pensa che stiamo già fantasticando sul prossimo caffè..
"E sul prossimo libro, immagino. E non dovrai fantasticare neppure troppo. Giusto il tempo di godervi l'estate e ci siamo. "Esci di testa, entra nel cuore". Ovvero prendi la via del risveglio e realizza te stesso.."
Cameriere? Un altro caffè..


Psicoalimentazione di Marilù Mengoni è anche su Facebook
Innocenteventi ringrazia Bar Rossi per l'ospitalità.

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